Karadzic assolto da una delle accuse di genocidio. Il cardinale Puljic: sono rattristato
E’ stato assolto da una delle accuse di genocidio Radovan Karadzic, l'ex leader dei
serbi di Bosnia, sotto processo al Tribunale penale internazionale dell'Aja. Per i
giudici non vi sono prove sufficienti a dimostrare che le uccisioni compiute nel 92
dai serbo-bosniaci, in alcune municipalità della Bosnia, possano configurarsi come
genocidio. Restano in piedi gli altri capi di accusa che riguardano il genocidio di
Srebrenica e crimini di guerra e l’umanità commessi durante la guerra del 92-95, con
un bilancio di circa centomila morti. FrancescaSabatinelli ha intervistato
il cardinale VinkoPuljic, arcivescovo di Sarajevo:
R. – Sono
molto rattristato, io sono stato testimone, durante la guerra in Bosnia Erzegovina,
di una pulizia etnica: chi rimaneva, era morto. Bisognava fuggire. Ovunque fossero
soldati, veniva tutto distrutto. Questa è stata la strategia di quella guerra: la
strategia della pulizia etnica. Chi non era serbo non rimaneva nel territorio. Queste
due persone – Karadzic e Mladic – hanno realizzato una strategia dell’occupazione:
bisognava “pulire” tutto, distruggere, uccidere e terrorizzare affinché la gente scappasse.
D.
– Eminenza, è una brutta sentenza, quella che è uscita dall’Aja …
R. – Sì,
è vero. Non si è rispettata la realtà di quanto accaduto in Bosnia Erzegovina, e la
realtà è stata molto brutta: uccisioni e distruzioni. Io non posso capire questo giudizio.
Dopo la guerra, è una brutta cosa …