Madagascar: i bambini colpiti da malnutrizione e rachitismo
Nei mesi di maggio e di giugno, generalmente il Madagascar vive abbondanza di raccolti
di riso e frutta, ma quest’anno il ciclone Giovanna e gli effetti della tempesta tropicale
Irina, che hanno colpito il Paese da gennaio a marzo, hanno distrutto molti alberi
da frutta e sommerso circa il 90% delle risaie. Anche il Centre de Récupération et
Education Nutritionnelle Intensif (Creni) è stato gravemente danneggiato e tutti i
pazienti sono stati trasferiti nel reparto di maternità. Presso il Creni di Toamasina,
capitale provinciale della regione di Atsinanana, nella stagione che va da gennaio
a marzo, ogni settimana sono stati curati 3 casi di malnutrizione acuta infantile
con complicazioni quotidiane. Molti genitori - riporta l'agenzia Fides - non si accorgevano
della situazione e portavano i propri piccoli in ospedale per altre cause, come edemi
o eruzioni cutanee. Circa l’8% di tutti i bambini con meno di 5 anni di età, che vivono
nelle aree più vulnerabili del sud e dell’est, delle coste occidentali e settentrionali,
risultano gravemente malnutriti. Secondo uno studio del Madagascar Demographic Health,
la metà di tutti i bambini malgasci sotto i cinque anni è colpita da rachitismo, una
conseguenza della scarsa alimentazione. Si tratta del sesto Paese al mondo con il
più alto tasso di arresto della crescita. I bambini tra i 6 e i 23 mesi sono quelli
più vulnerabili, infatti il latte materno da solo non dà loro il giusto apporto nutrizionale.
A livello nazionale, risultano gravemente malnutriti circa il 4% dei piccoli con meno
di 6 mesi che vengono solo allattati. La carenza di cibo nella regione di Atsinanana
è un problema ricorrente. Il Southern Africa Regional Food Security Update di febbraio
2012 ha evidenziato che l’80% dei 20 milioni di abitanti del Madagascar vive con meno
di un dollaro al giorno e le famiglie povere spendono il 74% del loro scarso reddito
per il cibo. (R.P.)