2012-06-27 15:50:11

Nei cinema "Il cammino di Santiago", storie di uomini lungo il celebre viaggio dell'anima


Esce oggi nei cinema italiani "Il Cammino per Santiago", un film scritto e diretto da Emilio Estevez e interpretato dal padre, l’attore americano Martin Sheen. Lungo la strada del più famoso pellegrinaggio del mondo, alcuni personaggi scoprono se stessi e mettono in comune le loro sofferenze, aprendo il loro futuro a una dimensione più consapevole e spirituale. Il servizio di Luca Pellegrini:RealAudioMP3

Lasciamo che sia uno dei personaggi del delicato e profondo film di Emilio Estevez a parlare: spiega che cosa è il Cammino di Santiago a Martin Sheen, che interpreta Tom, un padre americano costretto a prendere contatto con diverse realtà: la morte del figlio Daniel, interpretato dallo stesso regista, la storia del pellegrinaggio, l’apertura a una dimensione di fede attraverso il dolore subito e la solidarietà delle persone incontrate:

Tom: “Che cosa stava facendo?”.

Capitano Henri: “Era in pellegrinaggio lungo il Cammino. Percorreva la strada che conduce a Santiago. Persone di ogni estrazione sociale, fede ed età decidono di percorrere quel cammino che dai Pirenei francesi conduce a Santiago de Compostela. Da oltre mille anni si percorrono 800 chilometri da est ad ovest nel Nord della Spagna. A noi credenti è stato insegnato che le spoglie di San Giacomo, l’apostolo di Gesù, riposano a Santiago. Così andiamo in pellegrinaggio. Ed era questo che faceva suo figlio Daniel”.

Tom: “Come mai era da solo?”.

Capitano Henri: “Molti scelgono di partire da soli. Il cammino è un viaggio molto personale, monsieur Avery …”.

E’ dunque un film sereno, nella speculare indagine dei tormenti dell’anima che affliggono quattro pellegrini provenienti da ogni parte del mondo: lungo la via parlano delle loro vite, delle loro angosce, si mettono a nudo, stringono amicizia e arriveranno a varcare la soglia della cattedrale di Santiago de Compostela come persone interiormente nuove. Sheen è un attore profondamente religioso e con il figlio ha deciso di affrontare in un film l’essenza stessa del Cammino, che diventa una metafora della vita, il percorso in cui si riflette sul senso e sul destino, la storia e il futuro, ciò che il nostro cuore cerca e la nostra ragione spesso ostacola. Una splendida esperienza di cinema in cui, con grande sincerità e poesia, anime inquiete si mettono a nudo. Tom troverà la quiete al suo dolore senza motivo, ai piedi della statua di San Giacomo, in un’atmosfera soffusa di luce e profumata dall’incenso che avvolge le antiche mura della chiesa. Riportando una vittoria e onorando la memoria del figlio assurdamente perduto, e ritrovato nella speranza, su quella stessa strada da lui percorsa.







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