2012-06-27 16:33:19

Lusaka: aperto ieri il Congresso regionale africano delle infermiere cattoliche


Si è aperto ieri a Lusaka (Zambia) il quinto Congresso della Regione Africana Anglofona del Ciciams (Comitato Internazionale Cattolico delle Infermiere e delle Assistenti Medico-Sociali) con una liturgia eucaristica presieduta dal cardinale Joseph Medardo Mazombwe nella cattedrale dedicata al Bambino Gesù. Hanno concelebrato l’arcivescovo di Lusaka, mons. Telesphore George Mpundu, il presule incaricato della pastorale della salute in Zambia, mons. George Lungu, vescovo di Chipata, il segretario del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, mons. Jean-Marie Mupendawatu, mons. Charles Namugera, officiale dello stesso dicastero, e vari cappellani. In apertura dei lavori hanno quindi preso la parola anche il nunzio apostolico a Lusaka, mons. Julio Murat, e il ministro della Salute zambiano, dott. Kasonde, intervenuto in rappresentanza del governo.

Nel suo discorso, il dott. Kasonde ha ringraziato la Chiesa cattolica per il suo impegno, qualitativo oltre che quantitativo, nel mondo della salute; in proposito ha rilevato anche che ad essa si deve il 60% dei servizi sanitari accessibili nelle zone rurali. Ha quindi espresso la volontà del governo zambiano di continuare a collaborare con la Chiesa in questo settore, molto importante per il Paese. Nel pomeriggio mons. Mupendawatu ha tenuto il suo intervento davanti ad oltre 300 infermiere ed infermieri cattolici provenienti da vari paesi anglofoni: Zambia, Zimbabwe, Nigeria, Malawi, Kenya, Tanzania, Sud Africa, Stati Uniti d’America, Scozia e Irlanda. Il giorno precedente, lunedì 25 giugno, il segretario, accompagnato dal vescovo incaricato per la pastorale della salute, dalla coordinatrice nazionale zambiana della pastorale della salute, suor Matilda Mubanga, e da mons. Namugera, aveva visitato alcune strutture sanitarie cattoliche a Lusaka: il nuovo ospedale della Conferenza episcopale dello Zambia, il “Cardinal Adams Memorial Hospital”, il St. Francis Zambian-Italian Orthopedix Hospital (per bambini disabili) e l’Our Lady’s Hospice Kalingalinga (per gli ammalati di HIV-AIDS).







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