Le vittime della tortura e l'esperienza cristiana di Acat
Cercare Gesù nel corpo sofferente di chi, come lui, in tantissime parti del mondo
ancora oggi subisce la tortura, ogni forma di vessazione, la condanna a morte. È questa
la via intrapresa da Acat, "Azione dei Cristiani per l’Abolizione della Tortura",
un’Associazione ecumenica nata negli anni ‘70 in Francia con una sua attivissima branca
in Italia. Spiritualità e politica, lotta per i diritti umani e preghiera sono i punti
cardinali del suo impegno. Massimo Corti, uno dei suoi dirigenti, spiega a
Luca Attanasio storia e attività dell'organismo:
R. – Acat vuol
dire azione dei cristiani per l’abolizione della tortura. E' un’"azione": noi vogliamo
muoverci ed agire. E’ nata in Francia nel 1974 dopo che la conferenza del pastore
valdese Tullio Vinay emozionò tanto due persone che dissero: noi non possiamo essere
cristiani e far finta di nulla. Acat è nata per sensibilizzare le Chiese cristiane,
ecumenicamente: non possono tacere davanti al fenomeno della tortura e della pena
di morte. E’ nata per questo scopo, è nata per agire direttamente nei Paesi e nei
posti dove la tortura viene purtroppo ancora praticata. In Italia, Acat è nata nel
1983. Poi è nata la federazione internazionale dell’Acat, che rappresenta 15 Acat
africane e più di 15 Acat in Europa, in Asia e in America.
D. – Tutto ruota
attorno alla figura del Cristo perseguitato, torturato e condannato a morte…
R.
– Noi di Acat, tra le tante azioni che facciamo, preghiamo perché pregare è una delle
azioni principali. Una delle sessioni di preghiera che abbiamo fatto era intitolata:
“Discepoli di un torturato e felici di esserlo”, perché Gesù è stato per noi l’esempio
della condanna alla tortura e alla pena di morte che ci fa forti per lottare contro
questi fenomeni.
D. – Cosa fate durante l’anno e per la Giornata del 26 giugno?
R.
- Durante l’anno, facciamo tutte le attività che fanno le associazioni per i diritti
umani. Mandiamo lettere, facciamo petizioni stiamo facendo una petizione all’Onu per
una moratoria sulla pena di morte. Ogni mese scegliamo due casi per i quali tutti
i nostri iscritti e i nostri amici inviano lettere. Il 26 giugno è la Giornata mondiale
per le vittime della tortura, in questa occasione le Acat di tutto il mondo pregano.
La Nuit de veilleurs è un sito a cui ci si può iscrivere: si sceglie un periodo, un
turno, e si prega a turni per tutta la notte per le vittime della tortura. Venite
a trovarci sul nostro sito, si sono notizie interessanti e potete partecipare anche
voi alla nostra azione.