Laos: epurazioni e arresti per chi pratica la fede cristiana
Funzionari governativi laotiani hanno arrestato due cristiani locali, assieme ad altri
due fedeli di origine thailandese. Il fermo è avvenuto nei giorni scorsi nella provincia
di Luang Namtha, nel nord-ovest del Paese, ma è emerso solo ieri in seguito alla denuncia
di un'organizzazione locale. Fonti di Human Rights Watch for Lao Religious Freedom
(Hrwlrf) raccontano che gli agenti hanno prelevato il gruppetto da una residenza privata
nel distretto di Long, perché colpevoli di diffondere "senza permesso" la fede cristiana.
In un secondo episodio, le autorità laotiane hanno anche arrestato un pastore nella
stessa provincia e cacciato due agenti della sicurezza a Savannakhet, in seguito alla
scelta di "convertirsi al cristianesimo". Fonti di Hrwlrf a Luang Namtha - riprese
dall'agenzia AsiaNews - riferiscono che il 16 giugno scorso i quattro cristiani -
due laotiani e due thai - sono stati arrestati e incriminati per "diffusione della
fede cristiana, senza l'approvazione degli ufficiali di governo". Un testimone, dietro
garanzia di anonimato, parla di vicenda "ironica", visto che è pressoché impossibile
ottenere le autorizzazioni di rito per poter svolgere l'opera di evangelizzazione.
I fratelli cristiani thai Jonasa e Phanthakorn Wiwatdamrong, assieme ai due laotiani
- uno conosciuto col nome di battesimo, Chalar, mentre l'altra identità è tuttora
ignota - sono stati trasferiti nel carcere provinciale di Luang Namtha. Attivisti
denunciano che, secondo la normale procedura, essi dovevano rimanere almeno 36 ore
nella prigione del villaggio o del distretto, per completare le indagini preliminari.
In questo caso, invece, è stato subito disposto il trasferimento nel principale complesso
detentivo della provincia. In un secondo episodio, il comandante dell'esercito del
distretto di Phin, nella provincia di Savannakhet, il 14 giugno scorso ha cacciato
due membri della sicurezza del villaggio di Alowmai, identificati con i nomi di Khamsorn
e Tonglai, per essersi convertiti al cristianesimo. In Laos, nazione guidata da un
regime comunista, la maggioranza della popolazione (il 67%) è buddista; su un totale
di sei milioni di abitanti, i cristiani sono il 2% circa della popolazione, di cui
lo 0,7% cattolici. I casi più frequenti di persecuzioni a sfondo religioso avvengono
ai danni della comunità cristiana protestante. (R.P.)