2012-06-25 14:02:43

Presentato in Vaticano documento sulle vocazioni: rispondere alla sfida della secolarizzazione e allo scandalo degli abusi


“La cura delle vocazioni è sfida permanente per la Chiesa”: così, nel documento della Congregazione per l’Educazione Cattolica, presentato ieri in Sala Stampa vaticana, in cui si legge anche che “non possono essere taciuti i gravi effetti negativi” dello scandalo degli abusi sessuali. Il documento si intitola “Orientamenti pastorali per la promozione delle vocazioni al ministero sacerdotale”. Sono intervenuti alla conferenza stampa il prefetto della Congregazione stessa, cardinale Zenon Grocholewski; il segretario, mons. Jean-Louis Bruguès e il sottosegretario, mons. Angelo Vincenzo Zani. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

Linee guida per orientare la pastorale vocazionale in una situazione – si legge nel documento – di “luci e ombre”. Emerge un Occidente con meno vocazioni, nonostante “una pastorale strutturata e creativa”. E altri continenti, in cui “nonostante la ristrettezza dei mezzi si assiste a un incremento”. Un esempio nelle parole di mons. Vincenzo Zani:

“Per quanto riguarda l’Africa, passiamo da 20.994 candidati nel 2001 a 26.924 candidati al 31 dicembre 2010. In Asia, abbiamo un forte, significativo aumento: passiamo nel 2001 da 26.433 candidati a 33.282 nel 2010”.

L’Occidente è segnato da “sfrenata ricerca di beni materiali”, “graduale marginalizzazione del sacerdote”, “sfrenato attivismo” in cui cadono a volte perfino i preti, e soprattutto “la crisi della famiglia”. Ma – si ricorda - “l’esempio di vita cristiana coerente” o iniziative di nuova evangelizzazione portano comunque sempre frutti. Poi un’ammissione forte sulla “confusione provocata dagli scandali degli abusi sessuali da parte di religiosi”. “Non possono essere taciuti – è scritto – i gravi effetti negativi". Tra le raccomandazioni, “accertare l’idoneità dei chiamati”, l’esclusione di “soggetti segnati da profonde fragilità umane”. Mons. Jean-Louis Bruguès:

“Vanno evitate proposte vocazionali a soggetti segnati da profonde fragilità umana”.

In definitiva, di fronte a tutto ciò, la sfida messa in evidenza dal cardinale Zenon Grocholewski:

“La cura delle vocazioni al sacerdozio è una sfida permanente per la Chiesa. Bisogna offrire una chiara idea della figura del sacerdote ministeriale e della sua necessità e ruolo nella Chiesa”.

Alcuni punti fermi: innanzitutto la preghiera. E la "proposta dell’esperienza della fede, come relazione profonda e personale con Dio". Catechesi, volontariato, scuola, tempo libero, sport: tutto può essere terreno fertile per affrontare gli interrogativi fondamentali dell’esistenza e dunque le scelte di vita.

E resta da dire che in conferenza stampa, a seguito di domande dei giornalisti, sono state ricordate le parole di Benedetto XVI: “La gente chiede al sacerdote di essere esperto nella fede. Per altri campi, ci possono essere altri”. E poi si è accennato alla realtà nuova di Internet, ma soprattutto sono state annunciate diverse iniziative in vista del centenario della Congregazione dell’Educazione Cattolica, che cade nel 2015.







All the contents on this site are copyrighted ©.