di don Roberto Montecchi, vice parroco di Finale Emilia La visita del
Papa, molto richiesta, non potrà che arricchirci, darci uno sprone, soprattutto per
la ricostruzione spirituale, la sfida più urgente. Perché siamo troppo impauriti,
va rivitalizzata la speranza. Aspettiamo la sua preghiera. Andrà fra i terremotati
per portare la “solidarietà di tutta la Chiesa”. All’Angelus in Piazza San Pietro,
Benedetto XVI ha ricordato ieri la visita che si accinge a compiere nelle zone del
Nord Italia, colpite lo scorso mese da una lunga e violenta serie di scosse sismiche.
"Ora che i riflettori si sono spenti, vogliamo continuare a rimboccarci le maniche,
a non avere l'atteggiamento di vittime". Don Roberto sottolinea i segni tangibili
di aiuto giunti da ogni parte del Paese e dall'estero, "la luce dimostrata in questi
modi - spiega - non si spegnerà tanto presto". (a cura di Antonella Palermo)