Grecia. Missione Ue rimandata. Atene chiede proroga di due anni su austerity
È slittata all’inizio di luglio a causa dei problemi di salute del premier greco,
Samaras, e del ministro dell’Economia, Rapanos, la missione in Grecia degli ispettori
della troika composta da Unione Europea, Banca centrale e Fondo monetario internazionale.
Intanto, Atene ha chiesto una proroga di almeno due anni per l’applicazione del piano
di austerità. Roberta Barbi:
È stata rimandata
a dopo il Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 28 e il 29 giugno prossimi,
la missione europea in Grecia. Le motivazioni risiedono nei problemi di salute che
stanno affrontando rispettivamente il neopremier greco, Antonio Samaras, operato a
un occhio nei giorni scorsi, e il ministro dell’Economia ellenico, Vassilis Rapanos,
colto da malore venerdì scorso, il giorno in cui avrebbe dovuto giurare assieme agli
altri membri del governo, e tuttora ricoverato in ospedale. A sostituirli a Bruxelles,
giovedì e venerdì prossimi all’appuntamento forse più cruciale per il futuro della
moneta unica, saranno il ministro degli Esteri, Avramopoulos, e il ministro dell’Economia
uscente, Zanias. Intanto, Atene ha chiesto una proroga fino al 2016 per l’applicazione
del piano di austerity richiesto dall’Europa e anche la limitazione dei licenziamenti
per i dipendenti pubblici, che secondo un giornale locale negli ultimi due anni sarebbero
aumentati di 70 mila unità, in violazione degli accordi di salvataggio. Immediata
la reazione del portavoce del commissario, Olli Rehn, che ha sollecitato le misure
del nuovo esecutivo per adempiere al programma concordato con i 16 partner dell’area
euro e ha risposto che non si potranno discutere provvedimenti di questo tipo almeno
finché non si avrà una chiara valutazione di quanto fatto dalla Grecia finora. Duro
anche il presidente di turno dell’Ue, Van Rompuy che mette in guardia dal fare troppe
concessioni ad Atene, ricordando che sarebbe un grande sforzo finanziario per i Paesi
membri.