Crisi, debito ed Eurozona al vertice quadrilaterale di Roma. Per la crescita pronto
un pacchetto da 130 mld
Salvare l’euro e rilanciare la crescita nell’UE per placare i mercati e frenare gli
spread. Su questi punti si è articolato il vertice quadrilaterale di ieri a Roma tra
capi di governo italiano, tedesco, spagnolo e francese in vista del Consiglio d’Europa
di fine mese considerato cruciale per il futuro dell’eurozona. Sullo sfondo il monito
del FMI a trovare soluzioni immediate. Il servizio Gabriella Ceraso:
Una riunione
molto costruttiva e preparatoria al Consiglio di fine mese cui si vuole contribuire
fortemente portando un messaggio di coesione tra le quattro principali economie europee,
di voglia di stabilità, di integrazione e salvaguardia dell’euro. Questo il quadrilaterale
di ieri a Roma nelle parole dei leader intervenuti. A Bruxelles, dice Monti, sosterremo
azioni per rilanciare la crescita, obiettivo comune, se unita alla disciplina di bilancio;
per creare occupazione, per rilanciare gli investimenti e per aumentare la concorrenza,
con riforme strutturali nazionali, ma anche europee, aggiunge lo spagnolo Rajoy. Mario
Monti:
“Noi desideriamo che ci sia un pacchetto di misure per la crescita
a livello europeo rilevante, dell’ordine di grandezza dell’1% del prodotto interno
lordo dell’Unione europea, il che significa più o meno 130 miliardi di euro”.
E’
impegno comune, continua il premier Monti, anche il rispetto di una sana disciplina
macroeconomica e l’utilizzo, come spiega il Presidente del Consiglio francese Hollande,
al meglio di ogni meccanismo di stabilizzazione dei mercati, per dare fiducia e lottare
contro le speculazioni.In questo senso sì alla Tobin Tax, anche senza l'appoggio del
Regno Unito e sì allo scudo antispread proposto dall'Italia, che piace alla Francia
mentre la Germania continua ad anteporvi garanzie e controlli. Infine c’è unità a
quattro sull’accelerazione del processo di integrazione non solo politica, come ribadisce
il cancelliere Merkel, ma anche economica, bancaria e fiscale. E’ dunque la domanda
di più Europa che sarà portata a Bruxelles ,sostiene la Germania, insieme al messaggio
condiviso da tutti dell’irreversibilità dell’euro.