Il Papa riceve il presidente montenegrino Vujanović. Ratificato l'Accordo tra Santa
Sede e Montenegro
Il Papa ha ricevuto, stamani in Vaticano, il presidente del Montenegro, Filip Vujanović.
Scopo principale della visita, informa una nota della Sala Stampa, “era lo scambio
degli strumenti di Ratifica dell’Accordo di base fra la Santa Sede e il Montenegro”,
a cui hanno proceduto il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e lo stesso
presidente del Montenegro. Il servizio di Alessandro Gisotti:
L’Accordo, che
era stato firmato nel 2011 – sottolinea il comunicato della Sala Stampa – “è frutto
degli ottimi rapporti fra la Santa Sede e il Montenegro, stabilitisi fin dall’indipendenza
del Paese”. Il documento riconosce, “nell’ambito civile, la personalità giuridica
pubblica della Chiesa cattolica e delle sue principali istituzioni, la libertà e l’indipendenza
nell’attività apostolica e nella regolamentazione delle materie di competenza specifica
della Chiesa, nonché la libertà di culto e di azione in ambito culturale, educativo,
pastorale e caritativo”. Nel corso dei colloqui, prosegue il comunicato, “è stato
anche rilevato come l’Accordo rappresenti uno sviluppo positivo nel consolidamento
dello Stato di diritto e dei principi democratici sui quali il Montenegro vuole fondare
il proprio avvenire”. Inoltre, c’è stato “un fruttuoso scambio di vedute su temi di
attualità internazionale e sulla situazione regionale”. In particolare, conclude la
nota, “è stato confermato l’apprezzamento con cui la Santa Sede segue il cammino del
Montenegro verso l’integrazione europea”. E’ emersa infine “la volontà di mantenere
vivo lo spirito di collaborazione con un dialogo costruttivo su temi di interesse
comune per la Chiesa e per lo Stato”.
Dunque, stamani, nella Sala dei Trattati
del Palazzo Apostolico, il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e il presidente
montenegrino, Filip Vujanović, hanno proceduto allo scambio degli strumenti di Ratifica
dell'Accordo di Base tra la Santa Sede e il Montenegro, firmato in Vaticano il 24
giugno dell’anno scorso. Sui discorsi tenuti dal cardinale Bertone e il presidente
montenegrino per l'occasione, il servizio di Alessandro Gisotti:
“Un giorno assai
significativo per le relazioni tra Santa Sede e il Montenegro”: è quanto affermato
dal cardinale Tarcisio Bertone nella cerimonia in Vaticano per la ratifica dell’Accordo
di Base, firmato un anno fa. Santa Sede e Montenegro, ha detto il porporato, sono
convinti che “l’esercizio della libertà religiosa di ogni singolo cittadino e delle
comunità religiose in un quadro legale appartiene ai presupposti irrinunciabili dell’odierna
cultura occidentale ed è condizione indispensabile per la tutela dei diritti umani
in ogni latitudine del pianeta”. Il cardinale Bertone ha ribadito che “non è nelle
intenzioni della Santa Sede di ricercare privilegi per la comunità cattolica”. Ed
ha sottolineato che questo Accordo “non può che essere per il bene comune del Paese”.
Ciò, ha osservato, “sembrava opportuno e anzi necessario, nel nuovo contesto politico
e sociale del Montenegro dopo le epocali trasformazioni degli ultimi anni”. Dal canto
suo, il presidente Vujanovic ha affermato che l’Accordo conferma gli “eccellenti rapporti
bilaterali” con la Santa Sede, stabiliti dopo la ricostruzione del Montenegro indipendente
nel 2006. “Con la sua posizione geografica e la sua storia – ha detto – il Montenegro
è stato da sempre il ponte tra l’Oriente e l’Occidente e un pacifico e fruttuoso dialogo
tra religioni, popoli, Stati e civiltà è un valore profondamente incorporato nelle
sue fondamenta". Quindi, ha definito di “particolare importanza” il fatto che il Montenegro
sia “il primo Stato con una popolazione a maggioranza ortodossa che ha firmato un
tale Accordo con la Santa Sede, confermando anche in tal modo di essere uno Stato
ecumenico e aperto al fruttuoso dialogo” tra le religioni.