2012-06-21 09:25:46

Filippine: i vescovi contro le politiche di pianificazione familiare decise dal governo


“Uno spreco di denaro”: così il segretario generale della Conferenza episcopale delle Filippine, padre Melvine Castro, bolla lo stanziamento di fondi deciso dal governo nazionale per le politiche di pianificazione familiare. Una decisione annunciata ieri dal Dipartimento della Sanità, che ha stabilito di investire 500 milioni di moneta locale, pari a circa 10 milioni di euro, in un piano di controllo delle nascite. L’obiettivo dichiarato dall’esecutivo è quello di ridurre la mortalità materna ed infantile, in linea con gli Obiettivi per lo sviluppo del Millennio. Ma in realtà, afferma padre Castro, per risolvere tale questione “quello che occorre veramente è fornire servizi sanitari adeguati alle donne incinte e ai nascituri” ed è per questo che “i milioni andrebbe stanziati per migliorare la sanità pubblica, e non sprecati nell’acquisto di contraccettivi”. Il governo, quindi, continua il segretario generale dei vescovi filippini, non “strumentalizzi le donne” e non ricorra a “false giustificazioni per promuovere l’uso del preservativo e di altri metodi artificiali di pianificazione familiare”. Infine, padre Castro si dice fiducioso del fatto che la popolazione non appoggerà il piano del governo: “Credo che i filippini, ben consapevoli, non lo accetteranno e la loro moralità non cadrà così in basso”. (I.P.)







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