Calma apparente in Egitto. Mistero sulla sorte dell’ex presidente Mubarak.
Una calma carica di tensione quella che caratterizza le piazze egiziane in attesa
di conoscere la sorte dell’ex presidente, Hosni Mubarak, dato per morto la notte scorsa
in seguito a un ictus. Cresce intanto l’attesa per i risultati definitivi delle elezioni
presidenziali, mentre i due candidati usciti dal ballottaggio reclamano entrambi la
vittoria. Dal Cairo, Giuseppe Acconcia.
Secondo i medici,
l’ex presidente egiziano, Hosni Mubarak, sarebbe "clinicamente morto". Ma i suoi avvocati
smentiscono e parlano di “coma". Al momento sarebbe in vita grazie a un respiratore
artificiale. La moglie, Suzanne, si è recata in ospedale in piena notte per visitarlo.
Le condizioni di salute di Hosni Mubarak sono peggiorate martedì sera quando è stato
trasferito d’urgenza dopo un ictus dalla prigione di Tora all’ospedale militare di
Maadi. L’ex presidente egiziano era stato condannato all’ergastolo il 2 giugno scorso
per aver ordinato di sparare contro i manifestanti.
I migliaia di sostenitori
di Fratelli musulmani, gruppi salafiti e del movimento 6 aprile che hanno raggiunto
piazza Tahrir nella serata di ieri, hanno accolto con scetticismo la notizia dell’aggravarsi
delle condizioni di Mubarak. I manifestanti festeggiavano la contestata vittoria di
Mohammed Morsy e chiedevano pieni poteri per il nuovo presidente. Le manifestazioni
erano iniziate nel pomeriggio di ieri anche contro la sentenza della Corte Costituzionale
che ha di fatto sciolto il parlamento. D’altra parte, i sostenitori di Ahmed Shafiq
contestano e si dichiarano vincitori, in attesa dei risultati definitivi che saranno
resi noti dalla Commissione elettorale nella giornata di giovedì prossimo. Intanto,
in vista dell’annuncio del nuovo presidente, il Consiglio supremo delle forze armate
ha riunito d’urgenza il Consiglio di sicurezza nazionale. Dopo tante voci, le condizioni
di Mubarak appaiono critiche nel momento più delicato per il suo Paese.