2012-06-18 12:44:39

Mali: terroristi internazionali al fianco dei gruppi islamisti del Nord


Il nord del Mali sta diventando un ricettacolo dei terroristi islamici di tutto il mondo. È quanto denuncia all’agenzia Fides, don Edmond Dembele, segretario della Conferenza Episcopale del Mali, secondo il quale “in Mali si parla ormai apertamente della presenza di istruttori e mercenari pakistani e afgani che addestrano i combattenti reclutati dagli islamisti”. I mercenari affiancherebbero i gruppi islamisti Aqmi (Al Qaida nel Maghreb Islamico) e Ansar Dine, i due principali movimenti che assieme al laico Mnla (Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad), controllano la parte settentrionale del Paese da circa 3 mesi. “Per questo motivo i Paesi della regione e quelli europei temono che il nord del Mali diventi un territorio senza legge, rifugio per jihadisti e terroristi di diversa provenienza”, aggiunge don Dembele. “Da questo vasto territorio – prosegue il sacerdote -, i terroristi possono recarsi facilmente in Europa oppure preparare attentati in altre parti del mondo”. Si accentua inoltre la divisione tra l’Mnla (formato da tuareg) e i movimenti islamisti che accolgono nelle loro file anche non maliani (nord africani ed altri). “L’Mnla ha affermato che l’islamismo radicale è contrario alla cultura tuareg e che non può accettare l’imposizione della Sharia nel nord del Mali” spiega don Dembele. “Per questo motivo l’opinione pubblica maliana ritiene che sia più facile trovare un accordo con l’Mnla che con gli islamisti – afferma ancora il religioso -. È più probabile che l’Mnla rinunci all’indipendenza del Nord che non Ansar Al Dine all’imposizione della sharia a tutto il Mali. È quindi più facile negoziare con questo gruppo che con gli altri che si richiamano all’islamismo”. Tuttavia secondo don Edmond Dembele, con Ansar al Dine qualche spazio negoziale esiste, perché la dirigenza di questo gruppo è formato da maliani anche se fra i suoi combattenti vi sono degli stranieri. “Il Presidente del Burkina Faso, Blaise Compaoré, incaricato dai Paesi della regione di mediare nella crisi maliana, ha in effetti incontrato una delegazione di Ansar al Dine” conclude don Dembele. (M.G.)







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