Grecia: vincono i conservatori di Samaras. Usa e Ue: pieno sostegno, ma ora le riforme
Elezioni Legislative in Grecia. Nea Dimokratia batte la sinistra radicale di Tsipras
e si conferma primo partito con il 30,5% dei consensi, 10 punti in più rispetto al
primo turno. “Atene resta ancorata all’Euro” fa sapere il numero uno dei conservatori
Samaras. Plauso dei leader Europei e della Casa Bianca che però chiedono il rispetto
degli impegni presi e la formazione immediata di un nuovo esecutivo. Nel giorno del
voto non sono mancati però scontri ed episodi di violenza. Cecilia Seppia Il
peggio dunque è scongiurato “la Grecia è salva perché ha scelto di restare legata
all’Europa. Questa è una vittoria per tutto il Vecchio Continente”. Così il leader
di Nea Dimokratia, Samaras, ha commentato la vittoria nelle elezioni legislative davanti
a giornalisti di mezzo mondo radunati nel centro stampa di Atene. "Siamo ancorati
all'euro", ha quindi aggiunto rassicurando gli investitori e manifestando l’intenzione
di formare quanto prima un governo di unità nazionale. Infine la garanzia di voler
lavorare per rispettare le firme e gli impegni presi. Soddisfazione è stata espressa
dalla Cancelliera tedesca Merkel, dal presidente francese Hollande, dal premier italiano
Monti, dagli altri leader europei; ampio anche il sostegno della Casa Bianca che però
chiede subito la formazione di un nuovo esecutivo e le riforme necessarie per traghettare
il Paese fuori dalla crisi. Il leader di Syriza, Tsipras conferma che resterà all’opposizione
forte del suo 26,5%, un risultato comunque storico della sinistra radicale. Dunque
con il premio di maggioranza che accorda un “bonus” da 50 deputati e i socialisti
di Pasok prende già forma una coalizione ritenuta politicamente improbabile ma con
130 seggi in Parlamento. Dentro anche Alba Dorata, il piccolo Dimar, e gli indipendentisti.
Primo segnale di una nuova stagione, l’Euro, che vola ai massimi delle ultime tre
settimane sul dollaro.