Egitto: Fratelli musulmani annunciano vittoria alle presidenziali
Presidenziali in Egitto. A spoglio quasi ultimato non accennano a diminuire le tensioni
per la vittoria autoproclamata da parte del candidato dei Fratelli musulmani, Mohammed
Mursi, che dichiara di avere ottenuto oltre il 53% dei voti. Un risultato fortemente
contestato dallo schieramento di Ahmed Shafiq, i cui sostenitori sono scesi in piazza
per protestare contro i presunti brogli. Unico dato certo: l’alta affluenza alle urne
che si è attestata a oltre il 50% degli aventi diritto. Sentiamo dal Cairo, Giuseppe
Acconcia:
Nel campo di
Shafiq si chiama ai brogli elettorali. La differenza tra i due candidati è ancora
minima e non sono stati ancora scrutinati i voti di Il Cairo e di Giza, due grandi
città. Ma la vittoria dei Fratelli musulmani sembra vicina: Mursi ha già dichiarato
di aver vinto dalle 4 di questa notte, nel suo quartier generale di Imbaba, mentre
i sostenitori di Shafiq denunciano brogli elettorali: parlano dei pullman organizzati
dalla fratellanza per portare gente a votare, di voti già stampati con preferenza
per Mursi. In realtà, le contestazioni sono reciproche. Le manifestazioni sono già
cominciate in Piazza Tahirir contro il risultato elettorale da parte dei sostenitori
di Shafiq e a sostegno di Mursi da parte dei Fratelli musulmani. A questi voti, c’è
stata una grande partecipazione di copti e di donne: pochi i giovani, che hanno boicottato
il voto.
Adesso, si apre un vero e proprio conflitto di poteri tra parlamento,
Consiglio supremo delle Forze armate e presidente della Repubblica: la dichiarazione
di ieri del Consiglio supremo delle forze armate sulla nuova Costituzione svuota il
presidente della Repubblica dei suoi poteri, mentre i militari riprendono il potere
legislativo. I Fratelli musulmani in questo momento sono pronti ad occupare il parlamento
e a tornare per strada per riprendere l’Assemblea del Popolo, che hanno perso dopo
la sentenza della Corte costituzionale. Il gioco di potere tra fratellanza ed esercito
continua.