2012-06-17 09:35:00

Vangelo e aviazione: seminario del Pontificio Consiglio Migranti e Itineranti


“Nuova evangelizzazione nel mondo dell'aviazione civile” è stato il tema del XV Seminario mondiale dei cappellani cattolici dell'aviazione civile e dei membri delle cappellanie, che si è svolto a Roma, in settimana. Fabio Colagrande ha intervistato il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti che ha organizzato il seminario:RealAudioMP3

R. - Il risultato è certamente positivo. I partecipanti - sacerdoti, religiosi e laici - sono stati attivamente coinvolti nei lavori e reattivi nei dibattiti. Il Seminario si è aperto nella sala del Concistoro, dove il Santo Padre ci ha ricevuti in Udienza. I cappellani e gli operatori pastorali si sono sentiti incoraggiati a continuare il loro impegno ad avere per tutti “un cuore accogliente”, come ha detto il Santo Padre, “disponibili al dialogo, all’ascolto e alla comprensione”.

D. - Quali sono state le cose più interessanti?

R. - I cappellani che operano in questo contesto umano, che ho definito megalopoli aeroportuale, hanno un ruolo fondamentale: sono gli apostoli del nostro tempo. Essi annunciano il Vangelo con la presenza, la parola e la testimonianza. I nostri operatori propongono il messaggio di Cristo, ma non lo impongono. Interessante è stata la presentazione della situazione attuale, da cui traspare come nei Paesi a sviluppo avanzato vi sia un certo sopore, un certo torpore della coscienza cristiana. Certamente è in atto un grande cambiamento tecnologico e culturale, dove anche le nuove tecnologie della comunicazione modificano il modo di rapportarsi alla realtà creando nuove modalità. Guardiamo a questi nuovi mezzi come opportunità per annunciare e far comprendere il Vangelo all’uomo contemporaneo.

D. - Quali prospettive dopo il Seminario per l’attività del Dicastero?

R. - I partecipanti al Seminario hanno raccolto l’invito del Santo Padre “ad essere strumenti efficaci nell’aiutare le persone” a varcare la porta della fede per incontrare Cristo. L’attività dei cappellani deve fare perno sempre più sulla Liturgia, che rende visibile l’annuncio. La Liturgia offre i segni di cui la vita ha bisogno e deve essere ben preparata, affinché i contenuti siano comprensibili e lascino un orientamento in chi li ascolta. Particolarmente delicato è il processo di pre-evangelizzazione, che impegna i cappellani, con l'esperienza acquisita negli aeroporti, a rispondere alle domande più profonde degli uomini e delle donne del nostro tempo. Per essere evangelizzatori efficaci, come testimoni viventi del Vangelo di Cristo, essi sono sollecitati a far leva sulla loro formazione umana che li porta anche a manifestare sentimenti di misericordia e di riconciliazione. Certo dopo un seminario che è durato quattro giorni, duranti i quali ci sono state proposte, ci sono state discussioni, ci sono state critiche - benvenute, perché sempre la critica aiuta a fare meglio - il nostro dicastero sarà impegnato maggiormente a seguire anche questo mondo.







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