Nigeria: colpite diverse chiese, uccisi almeno 23 cristiani e 11 musulmani
Ennesima domenica di sangue in Nigeria, dove sono esplosi diversi ordigni che hanno
devastato almeno tre chiese nello stato settentrionale di Kaduna e causato 23 morti,
tra cui 4 bambini, e 80 feriti. Gli attentati hanno innescato dure rappresaglie contro
la comunità musulmana. Secondo fonti locali, sono almeno 11 le vittime di questi scontri
seguiti agli attacchi contro le chiese cristiane. ''La sistematicità degli attentati
contro i luoghi di culto cristiani nel giorno di domenica - ha detto il direttore
della Sala Stampa Vaticana, padre Federico lombardi - è orribile e inaccettabile,
segno di un disegno assurdo di odio''. Sugli attacchi in Nigeria, il servizio di Paola
Simonetti:
L'ondata di
morte che coinvolge la Nigeria ha ormai un ritmo costante e , purtroppo, contorni
sempre più ampi. Oggi una nuova serie di attacchi a chiese cristiane nello stato settentrionale
di Kaduna. Gli attentati non sono stati rivendicati, ma sembrano avere le stesse modalità
di quelle delle ultime domeniche, opera dei fondamentalisti islamici "Boko Haram".
Due esplosioni hanno preso di mira le chiese nella città di Zara ad opera di un kamikaze
e di alcuni miliziani senza scrupoli che non si sono fermati neppure difronte a bambini
indifesi che giocavano all'esterno di uno degli edifici. Una terza deflagrazione è
stata messa a segno contro una chiesa nella città di Kaduna, dove le autorità hanno
proclamato il coprifuoco per 24 ore, con effetto immediato. Ma l'orrore in questa
giornata di nuova ferocia si è allargato a macchia d'olio con le rappresaglie dei
cristiani contro la comunità musulmana, con azioni di giustizia sommaria. I nuovi
attacchi di oggi arrivano ad una settimana da un altro attentato contro i cristiani
nigeriani: domenica scorsa un kamikaze si era fatto esplodere nella chiesa evangelica
'Winning All' nella città di Jos, uccidendo 4 persone.