Congresso eucaristico di Dublino. Il Papa: gli abusi orribile ferita nella grande
storia della Chiesa irlandese
La liturgia postconciliare ha avvicinato di più i fedeli allo spirito della Messa,
ma presenta “molte incomprensioni e irregolarità”. È una delle considerazioni di Benedetto
XVI contenute nel videomessaggio ascoltato dalle migliaia di persone che hanno preso
parte, ieri pomeriggio, alla grande Messa conclusiva del 50.mo Congresso eucaristico
internazionale di Dublino. Forti le parole del Papa sul clero responsabile degli abusi
contro i minori: le loro azioni spaventose, ha detto, hanno minato “la credibilità
del messaggio della Chiesa”. Annunciata anche la sede del Congresso 2016: sarà la
città di Cebu nelle Filippine. Il servizio di Alessandro De Carolis:
“Un mistero”.
È disarmato, quasi, Benedetto XVI davanti all’orrore. Il Papa si rivolge da Roma a
chi da una settimana ha approfondito la densità del Sacramento dell’Eucaristia e dal
Pane di vita cerca forza e luce per sentire col cuore e toccare con mano che la Chiesa
irlandese è davvero sulla via del rinnovamento. Eppure, Benedetto XVI non può tacere.
“Siete eredi di una Chiesa che è stata una potente forza di bene nel mondo”, riconosce
con il rispetto dovuto a quelle “generazioni di monaci, martiri e missionari” che
– dice – hanno coniugato, in quella terra, Vangelo ed eroismo. E tuttavia qualcuno,
afferma, ha sporcato in modo “orribile” questa “grande storia di fede”. Quelli che,
sacerdoti o consacrati, hanno abusato di chi invece dovevano proteggere:
“How
are we to explain the fact… Come possiamo spiegare il fatto che persone
le quali hanno ricevuto regolarmente il Corpo del Signore e confessato i propri peccati
nel sacramento della Penitenza abbiano offeso in tale maniera? Rimane un mistero.
Eppure evidentemente il loro cristianesimo non veniva più nutrito dall’incontro gioioso
con Gesù Cristo: era divenuto semplicemente un’abitudine”.
Fede e abitudine
sono strade che non s’incrociano. Il Papa trova anzi parole che sembrano voler cantare
l’unicità del dono che Dio ha fatto alla Chiesa e all’umanità rivelando Cristo:
“Our
catholic faith, imbued with a radical… La nostra fede cattolica, imbevuta
di un senso profondo della presenza di Dio, rapita dalla bellezza della creazione
che ci circonda, e purificata mediante la penitenza personale e la consapevolezza
del perdono di Dio, è una eredità che sicuramente è perfezionata e nutrita quando
è deposta con regolarità sull’altare del Signore nel Sacrificio della Messa”.
E
qui c’è un altro snodo importante. La fede che diventa perfetta sull’altare della
Messa necessita, afferma, di celebrazioni gioiose, semplici, ma preparate “nella maniera
più degna e riverente possibile”. Il Vaticano II, constata il Papa, rinnovando la
liturgia ha ottenuto un risultato molto grande…
“…but it is equally clear
that there… ma è ugualmente chiaro che vi sono state molte incomprensioni
ed irregolarità. Il rinnovamento delle forme esterne, desiderato dai Padri Conciliari,
era proteso a rendere più facile l’entrare nell’intima profondità del mistero”.
Un
desiderio, però, rimasto incompiuto perché, “non raramente – ha obiettato Benedetto
XVI – la revisione delle forme liturgiche è rimasta ad un livello esteriore, e la
‘partecipazione attiva’ è stata confusa con l’agire esterno”:
“Hence much
still remains to be done… Pertanto, rimane ancora molto da fare sulla via
del vero rinnovamento liturgico. In un mondo cambiato, sempre più fisso sulle cose
materiali, dobbiamo imparare a riconoscere di nuovo la presenza misteriosa del Signore
Risorto, il solo che può dar respiro e profondità alla nostra vita”.
Quindi,
il Papa indica alla Chiesa il futuro prossimo del suo itinerario – incanalato tra
le sponde dell’Anno della fede e del 50.mo anniversario del Concilio – e chiude il
raduno di Dublino aprendo al prossimo, al continente che per la Chiesa è terra di
antica presenza e recenti martirii, l’Asia:
“At the same time, I would like… “Allo
stesso tempo, desidero invitarvi ad unirvi a me nell’invocare la benedizione di Dio
sul prossimo Congresso Eucaristico Internazionale, che si terrà nel 2016 nella città
di Cebu!”
“Al popolo delle Filippine – conclude – invio il mio caloroso
saluto e l’assicurazione della mia vicinanza nella preghiera durante il periodo di
preparazione di questa grande riunione ecclesiale”.