Bolivia: il 28% dei bambini lavora nei campi o nelle città
Sono 850 mila i minori che in Bolivia sono costretti a lavorare a causa della povertà,
della migrazione e della disgregazione delle famiglie. Essi – riferisce l’agenzia
Fides – rappresentano il 28% della popolazione tra i 5 e i 17 anni e tra questi oltre
l’87% fa un lavoro pericoloso per la propria salute, integrità fisica, mentale e per
la propria dignità. Nel Paese sudamericano l’età minima prevista per lavorare è di
14 anni, tuttavia più della metà dei minori che lavorano ne hanno meno di 13. La maggior
parte dei bambini lavoratori si trova nei campi, anche se una cospicua fetta (397
mila) lavora nelle città. Il 77,7% dei piccoli lavoratori non viene pagato e lavora
con la propria famiglia. Sono 22.270 quelli che invece di frequentare le scuole si
guadagnano da vivere facendo i domestici; 258.940 hanno un solo genitore e quindi
devono contribuire all’economia familiare. (A.C.)