2012-06-15 14:19:18

Striscia di Gaza: le acque contaminate danneggiano la salute della popolazione


A cinque anni dall’imposizione del blocco di Gaza, circa 50 organizzazioni internazionali hanno ricordato ieri l’anniversario lanciando un appello comune a Israele, nel quale viene ricordato – come riferisce l’agenzia Misna – che più di 1,6 milioni di persone, di cui la metà bambini, ha vissuto in questi anni sotto embargo, e viene chiesto di porre fine al blocco. Save the children e Medical aid for palestinians, tra i firmatari dell’appello, hanno anche pubblicato un rapporto sulla pessima condizione delle falde acquifere, che stanno provocando numerosi danni alla salute dei bambini e alla popolazione. Il blocco, infatti, sta impedendo l’accesso nel territorio ai macchinari di potabilizzazione delle acque, oltre al fatto che l’operazione dell’esercito israeliano “Piombo fuso”, tra il 2008 e il 2009, ha danneggiato il sistema fognario. Le due Ong sottolineano che “l’unica risorsa di acqua disponibile a Gaza è contaminata da fertilizzanti e rifiuti, e il blocco sta mettendo a repentaglio vite umane. Dal 2007 – prosegue il rapporto – il numero dei bambini sotto cura per diarrea è raddoppiato. L’alto livello di nitrato rilevato nelle acque di Gaza può essere collegato anche ad alcune forme di tumore e costituisce un grande rischio per le donne in gravidanza”. (A.C.)







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