Giornata per la santificazione dei sacerdoti. L’insegnamento del Papa: al servizio
della Chiesa, secondo il Cuore di Gesù
“Senza i sacerdoti, la Chiesa stessa non potrebbe esistere”: così, il cardinale Mauro
Piacenza, prefetto della Congregazione per il Clero, parla in un’intervista al quotidiano
“Avvenire”, in occasione dell’odierna Giornata mondiale per la santificazione dei
sacerdoti. Una ricorrenza strettamente collegata alla solennità del Sacro Cuore di
Gesù che si celebra oggi. Sul tema della santificazione dei sacerdoti secondo il cuore
di Gesù, Benedetto XVI ha offerto numerose riflessioni, in particolare durante l’Anno
Sacerdotale. Il servizio di Alessandro Gisotti:
La Chiesa e
il mondo hanno bisogno di sacerdoti santi. Benedetto XVI non si stanca di ripeterlo,
fin dall’inizio del suo Pontificato. Un’invocazione che si fa ancor più pressante
di fronte alla terribile piaga degli abusi perpetrati da alcuni sacerdoti nei confronti
di minori. Il Papa denuncia con forza lo scandalo dei pastori che “si tramutano in
ladri delle pecore” a loro affidate. C’è bisogno, ribadisce, di sacerdoti secondo
il cuore di Gesù. Proprio come San Giovanni Maria Vianney, modello sempre attuale
per ogni sacerdote:
“A ben vedere ciò che ha reso santo il Curato d’Ars
è l’essere innamorato di Cristo. Il vero segreto del suo successo pastorale è stato
l’amore che nutriva per il Mistero eucaristico, annunciato, celebrato e vissuto, e
che è diventato amore delle pecore di Cristo, delle persone che cercano Dio”. (Udienza
generale 5 agosto 2009).
La Chiesa, sottolinea il Papa all’inizio dell’Anno
Sacerdotale che celebra il 150.mo della morte del Curato d’Ars, “ha bisogno di sacerdoti
santi, di ministri che aiutino i fedeli a sperimentare l'amore misericordioso del
Signore e ne siano convinti testimoni”:
“Se guardiamo alla storia, possiamo
osservare quante pagine di autentico rinnovamento spirituale e sociale sono state
scritte con l’apporto decisivo di sacerdoti cattolici, animati soltanto dalla passione
per il Vangelo e per l’uomo, per la sua vera libertà, religiosa e civile”. (Angelus,
13 giugno 2010)
Il sacerdote, osserva ancora il Papa, “è un dono del Cuore
di Cristo: un dono per la Chiesa e per il mondo”. Non per caso, dunque, l’Anno Sacerdotale,
nel 2010, si conclude nella solennità del Sacro Cuore di Gesù:
“Dal Cuore
del Figlio di Dio, traboccante di carità, scaturiscono tutti i beni della Chiesa e
in modo particolare tra origine la vocazione di quegli uomini che, conquistati dal
Signore Gesù, lasciano tutto per dedicarsi interamente al servizio del popolo cristiano,
sull’esempio del Buon Pastore”. (Angelus, 13 giugno 2010)
Il sacerdote,
sottolinea il Papa, deve allora essere “plasmato dalla stessa carità di Cristo”. Solo
così potrà annunciare la Parola del Signore, non omologandosi “ad alcuna cultura o
mentalità dominante”:
“C’è grande bisogno di sacerdoti che parlino di Dio
al mondo e che presentino a Dio il mondo; uomini non soggetti ad effimere mode culturali
ma capaci di vivere autenticamente quella libertà che solo la certezza dell’appartenenza
a Dio è in grado di donare”. (Udienza alla Congregazione per il Clero, 12 marzo 2010)