Bce: pronti a intervenire sulle banche, ma più integrazione. L'opinione dell'economista
Marseguerra
Per la cancelliera tedesca, Angela Merkel, non si può “condividere la responsabilità
tutti insieme se lasciamo i controlli a livello nazionale''. Il Presidente della Commissione
Ue Barroso aggiunge che il G20 del Messico dovrà difendere la stabilità a ogni costo.
E il presidente Napolitano ribadisce: l’Europa non può essere solo quella della moneta.
Intanto secondo fonti vicine al Fondo Monetario Internazionale l'Italia ''non sara'
di nuovo sorvegliata speciale'', ma il rischio che ''diventi la prossima vittima del
contagio'' è nell'agenda del G20. Prospettive nere per Madrid che secondo l’Fmi vive
una recessione 'senza precedenti, con un tasso di disoccupazione "inaccettabile".
Il servizio di Alessandro Guarasci:
Di fronte alle
imprese familiari tedesche, Angela Merkel, usa toni ancora più duri del solito: no
agli eurobond, la mediocrità non può diventare il modello in Europa. Da Roma, invece,
incontrando il presidente tedesco Gauck rimarca che non c’è alcuna spaccatura tra
il Nord e l’Europa e puntualizza: l’Italia ha fatto i conti con i propri ritardi.
Intanto la Banca Centrale Europea continuerà a venire incontro alle esigenze delle
banche solventi. Mario Draghi precisa poi che non si vedono ancora tutti gli effetti
del programma di prestiti triennali all'1%. Il numero uno dell’Eurotower mette però
in luce come sia necessario continuare col piano d’integrazione europea. Draghi si
dice convinto che i leader europei renderanno nota "molto presto" una "visione comune"
dell'Eurozona, vitale per rassicurare i mercati e i cittadini. L’opinione dell’economista
della "Cattolica", Giovanni Marseguerra:
“Serve che i Paesi europei
costruiscano una vera unione politica europea delegando poteri. Dal punto di vista
della crisi economico-finanziaria bisogna rilanciare gli investimenti attraverso gli
EuroUnionBond, attraverso partenariati pubblico-privati, e poi intervenire sui mercati
finanziari attraverso norme, come la Tobin tax, che colpiscono la speculazione a breve”.
Gli
Stati Uniti sono pronti ad ogni emergenza che potrebbe arrivare dall'Europa dopo il
voto della Grecia di domenica prossima, ha detto la Casa Bianca. Il risultato delle
elezioni, le seconde nel giro di poche settimane, sarà determinante per la permanenza
di Atene nell’area Euro ma anche per tutti i paesi dell’eurozona. Stasera la chiusura
della campagna elettorale, fortemente condizionata dalla crisi economica che ha messo
in ginocchio il Paese ellenico. Dalle ultime elezioni è uscito un parlamento ingovernabile
con i due principali partiti, Nuova Democrazia e Pasok, incapaci di raggiungere la
maggioranza e con la sinistra radicale di Syriza divenuta il secondo partito del Paese
e il cui programma non prevede la fuoriuscita dalla moneta unica, ma una rinegoziazione
del piano imposto da Bce, Fmi e Ue.