Spagna: la nuova evangelizzazione nel piano pastorale dei vescovi per il prossimo
triennio
È incentrato sulla nuova evangelizzazione il piano pastorale per il triennio 2012-2015
presentato dalla Conferenza episcopale spagnola (Cee). Diviso in quattro parti, il
progetto guarda, in particolare, al Sinodo generale sulla Nuova Evangelizzazione,
in programma ad ottobre, e all’Anno della fede, indetto da Benedetto XVI per il 2012-2013
in occasione del 50.mo anniversario del Concilio Vaticano II. Come informa una nota
della Cee, “il piano prevede che si dia impulso alla recezione dell’eredità conciliare,
mostrando la ricchezza dei suoi insegnamenti in continuità con la tradizione viva
della Chiesa”. Ed è per questo che, nel 2015, verrà celebrato un grande Congresso
commemorativo del Concilio Vaticano II. L’auspicio, spiega il cardinale Antonio Maria
Rouco Varela nell’introduzione, è che tale piano pastorale “consolidi la certezza
della fede negli spagnoli e ne accresca in tutti la gioia che essa arreca”, perché
“ne ha bisogno la Chiesa, lo reclama il servizio alla società e, specialmente, verso
coloro che necessitano maggiormente di appoggio spirituale e materiale”. Nella prima
parte del piano pastorale, dedicata al tema “La voce del Signore nel Successore di
Pietro”, i vescovi spagnoli ricordano l’importanza della comunione con il Papa e,
sulla scia della 26.ma Giornata mondiale della gioventù, svoltasi a Madrid nell’agosto
2011, ribadiscono la necessità di “rinnovare la pastorale giovanile” e promuovere
la nuova evangelizzazione nelle famiglie. A questo scopo, la sottocommissione episcopale
per la Famiglia e la difesa della vita diffonderà un documento che proporrà “la verità
dell’amore” ed affronterà i temi della “ideologia di genere e della legislazione familiare”.
La seconda parte del piano pastorale della Chiesa spagnola si sofferma, invece, sulle
“sfide ed opportunità nel nuovo contesto di evangelizzazione”. In quest’ottica, ampio
spazio verrà dato alla “pastorale della santità, in occasione del quinto centenario
della nascita di Santa Teresa d’Avila”, e si lavorerà alla stesura di “un documento
incentrato sulla proclamazione della fede in Gesù Cristo e sul contributo della tecnologia
alla nuova evangelizzazione”. Di fronte alla crisi economico-finanziaria che attanaglia
la Spagna, e non solo, la Commissione episcopale della Pastorale sociale ha, inoltre,
in programma numerose iniziative a sostegno della popolazione, così come la Commissione
relativa alle migrazioni si sforzerà di accelerare il passaggio da “una pastorale
di accoglienza ad una pastorale di comunione” con gli immigranti. L’incontro con Cristo,
invece, è il tema principale della terza parte del piano pastorale, in cui si ribadisce
il potenziamento della pastorale biblica e liturgica, unita alla recezione della versione
ufficiale che la Cee ha realizzato della Bibbia. Inoltre, insieme alla Commissione
episcopale per la Catechesi, sarà redatta e divulgata una versione del Catechismo
adattato ai bambini e agli adolescenti. E ancora, nella quarta parte, intitolata “Portatori
di speranza”, i vescovi spagnoli sottolineano che “la nuova evangelizzazione è compito
di tutto il Popolo di Dio ed è urgente, di conseguenza, il rinnovamento di tutti gli
agenti pastorali, specialmente dei sacerdoti”. Per tanto, l’azione pastorale prioritaria
sarà quella di “guidare gli attori della nuova evangelizzazione secondo l’ispirazione
ed il patrocinio di San Giovanni d’Avila”, che il prossimo 7 ottobre sarà proclamato
Dottore della Chiesa. Infine, il piano pastorale si chiude sottolineando che “l’unica
motivazione che deve animare l’azione pastorale è l’incontro con Cristo vivo nella
Chiesa”, un incontro che “passa ineludibilmente attraverso un maggior apprezzamento
della Parola di Dio”. (I.P.)