Il cardinale Vegliò: negli aeroporti, occasioni di incontro con Gesù per chi viaggia
“Occorre dare ai cristiani che si trovano nell’ambito della mobilità umana tutto l’aiuto
possibile perché si mantengano saldi nella fede e coerenti nella vita cristiana”:
è quanto affermato, stamani, dal cardinale Angelo Vegliò al XV Seminario mondiale
dei cappellani dell’aviazione civile, in corso a Roma. “Il viaggiatore – ha detto
il porporato – ha il diritto di ascoltare il kerygma, che viene loro proposto,
non imposto”. Per questo, ha affermato il presidente del dicastero per i Migranti
e gli Itineranti, è necessaria “una pastorale adeguata”. Nel contesto della globalizzazione,
di cui la mobilità è uno dei fenomeni più evidenti, ha detto ancora il cardinale Vegliò,
la Chiesa è “chiamata a svolgere la sua missione evangelizzatrice”. Di fronte a questa
sfida, quindi, la Chiesa “si sente sollecitata a rivedere i suoi metodi, le sue espressioni
e il suo linguaggio, rinnovando il suo ardore e slancio missionario”. Negli aeroporti
del nostro mondo contemporaneo, “moderni aeropaghi – ha osservato – troviamo l’opportunità
provvidenziale per annunciare o ri-annunciare il Vangelo”.