Violenza in Nigeria. L'arcivescovo di Abuja: più impegno da governo e forze dell'ordine
La Nigeria è sempre più preda della violenza. Ieri, un gruppo di malviventi ha compiuto
razzie in due villaggi nello Stato di Zamfara, nel Nord del Pese, uccidendo 23 persone.
Una nuova strage che segue l'ennesimo attacco dei terroristi di "Boko Haram" contro
le comunità cristiane, avvenuto domenica scorsa. Fabio Colagrande ha chiesto
un commento sulla situazione all'arcivescovo di Abuja, mons. John Onaiyekan:
R. – Non è che
il governo e le forze dell’ordine non facciano niente; infatti, ci sono soldati e
poliziotti dappertutto. Noi stessi nelle chiese abbiamo preso provvedimenti per impedire
questi attacchi, specialmente quelli con le autobomba. Per entrare in chiesa adesso
bisogna passare dei controlli molto stretti. Per noi, almeno per me, c'è ancora l’impossibilità
del governo di controllare questa gente e di trovare il modo di eliminare le loro
attività.
D. - Qual è il vero obiettivo della setta dei "Boko Haram"?
R.
– Si deve distinguere. C’è l’intenzione del gruppo di "Boko Haram", fanatici religiosi
che hanno preso le idee da qualche imam nel Medio Oriente e sono convinti nella loro
testa che tutto il mondo debba diventare musulmano e hanno la sicurezza che raggiungeranno
questo loro scopo: è gente pazza! Ma oltre questi c’è tutta la popolazione islamica
nigeriana che è assediata come noi; non è vero che attaccano solo le chiese, hanno
attaccato anche le moschee.
D. – Visto che questi attacchi contro le chiese
in Nigeria continuano, sarebbe necessario coinvolgere in qualche modo la comunità
internazionale?
R. - Il nostro governo è già in contatto con la comunità internazionale
e ha già contatti con i Paesi che hanno avuto esperienza in queste cose.
D.
- Comunque la cultura del terrorismo viene da fuori, non appartiene alla Nigeria,
lei lo conferma?
R. – Infatti, perché secondo me questa gente è quella che
è stata educata nei campi di addestramento di Al Qaeda fuori dalla Nigeria. Sappiamo
già da tanto tempo che tanti giovani nigeriani sono andati in Afghanistan e in Pakistan
ed erano lì, in questi campi internazionali … Purtroppo il nostro governo non ha fatto
attenzione.
D. – Una preghiera per le persone uccise anche per le persone ferite
negli attentati di domenica?
R. – E’ gente innocente che viene uccisa da persone
che sono criminali anche se gridano il nome di Dio, con blasfemia. Speriamo che il
Signore nostro dia pace a coloro che sono morti ma cambi anche il cuore di quelli
che causano dolore agli altri.