2012-06-11 14:22:53

Mali: colloqui tra tuareg e mediatori, ma la situazione resta incerta


Mentre resta alta la tensione nei territori nord del Mali, occupati dagli islamici di Ansar Al Din, tre rappresentanti del Movimento nazionale per la liberazione dell’Azawad hanno avuto un incontro con Blaise Compaorè e con Djibril Bassolé, rispettivamente presidente e ministro degli esteri del Burkina Faso, mediatori per la crisi in atto. Nulla si sa sull’esito dei colloqui, mentre nel frattempo cresce la corrente politico-diplomatica a favore dell’intervento militare nel Nord, sostenuto da esponenti politici maliani, da membri del governo di transizione di Bamako e da numerosi cittadini. I capi di Stato guineano, Alpha Condé, e nigerino, Mahamadou Issoufou, nel fine settimana hanno concordato che “se l’ideale sarebbe trovare una soluzione negoziata, nel caso contrario bisogna tenersi pronti all’intervento militare per cacciare le forze islamiche dal Nord”. Padre Thimotée Diallo, parroco della cattedrale di Bamako, ha riferito all’agenzia Misna che tra la gente “cresce l’impazienza di vedere risolta la situazione del Nord: la maggior parte dei maliani si aspetta dal governo di transizione e dai militari di porre fine alle liti per il potere e di accelerare i preparativi di un intervento armato, presentato da alcuni giorni come imminente”. Il portavoce del governo di transizione, Hamadoun Touré, infatti, ha annunciato la nascita di una nuova entità che dovrebbe assorbire anche la giunta militare, con l’obiettivo di formare “un gruppo consultativo che potrebbe aiutare l’esecutivo a portare avanti con successo la sua missione” di risoluzione della situazione. (A.C.)







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