Francia: a Lione mostra sulla figura del missionario nei fumetti
In questi giorni è in corso a Lione una mostra sulla figura del missionario nei fumetti,
organizzata dalle Pontificie Opere Missionarie. "Il fumetto belga è nato in ambito
cattolico", dice Philippe Delisle, storico presso l‘Università di Lyon 3. Secondo
Delisle “il missionario non è un personaggio ricorrente, come può essere il giornalista
- dice al quotidiano cattolico La Croix - ma una figura di spicco, soprattutto nelle
avventure verso destinazioni esotiche”. E aggiunge: "Ci sono pochissimi preti nei
fumetti”. L‘immagine del missionario - riferisce l'agenzia Sir - corrisponde quindi
alla figura romantica a volte trasmessa dalle Pontificie Opere Missionarie. Philippe
Delisle sottolinea che "per incoraggiare le donazioni, i giornali religiosi non disdegnavano
di presentare il missionario come un uomo d‘azione”. Tuttavia, apparsa nel 1930, la
figura del missionario nei fumetti è poi impallidita nel 1950 e scomparsa nel 1951,
sostituita da una figura contemporanea dell’avventuriero in missione in terre lontane.
E’ poi cambiata con la fine della colonizzazione nel 1960, per diventare quella del
sacerdote locale. (R.P.)