2012-06-09 08:43:52

Svizzera: Plenaria dei vescovi su Battesimo delle Chiese e cristiani perseguitati


La proposta di una nuova dichiarazione comune delle Chiese cristiane elvetiche per il mutuo riconoscimento del battesimo; l’indurimento della legge sull’asilo in Svizzera; la situazione dei cristiani perseguitati nel mondo e la revisione delle direttive sugli abusi sessuali in seno alla Chiesa. Questi i temi principali che hanno caratterizzato la 296ª assemblea plenaria dei vescovi del Paese riunita dal 4 al 6 giugno nell’abbazia di Einsiedeln. La sessione ha esaminato la proposta della Comunità di lavoro delle Chiese cristiane in Svizzera (Ctec) di estendere l’attuale riconoscimento reciproco del battesimo, stipulato nel 1973, a tutte le Chiese membro dell’organismo. I vescovi sono orientati a stare in linea con l’esortazione della Charta Oecumenica europea sottoscritta da tutte le Chiese elvetiche nel 2005. Un primo via libera era stato già espresso nel rapporto sul Sacramento del battesimo della Commissione di dialogo tra protestanti e cattolici-romani della Svizzera (Cdpc), approvata dalla Conferenza episcopale lo scorso mese di marzo. I presuli hanno indirizzato alla Ctec una lettera in cui spiegano le condizioni richieste dalla Chiesa cattolica per l’estensione di tale riconoscimento. Altro punto all’esame dell’Assemblea è stata la riforma della legge sul diritto di asilo. I vescovi, hanno voluto ricordare in proposito che la solidarietà, la giustizia, l’attenzione verso i deboli e il rispetto della dignità di ciascuno costituiscono valori fondamentali per il Paese. Questo atteggiamento – hanno sottolineato - corrisponde alla visione cristiana dell’uomo alla quale ha fatto riferimento Benedetto XVI durante la sua recente visita pastorale ad Arezzo: “Essere solidali con i poveri – aveva detto il Papa - è riconoscere il progetto di Dio Creatore, che ha fatto di tutti una sola famiglia”. Durante i lavori i vescovi elvetici hanno discusso anche della situazione dei cristiani perseguitati nel mondo. Una situazione – hanno ammesso – che sembra peggiorare, anziché migliorare. A preoccupare i presuli sono in particolare gli ultimi drammatici sviluppi in Siria. Di qui l’invito a pregare per i cristiani oppressi e ad offrire loro tutto l’aiuto possibile. Tra gli altri punti affrontati dalla sessione, infine, la revisione delle “Direttive dei vescovi sugli abusi sessuali in seno alla Chiesa”, alla luce dell’esperienza maturata in questi anni in Svizzera e soprattutto delle nuove norme di diritto canonico varate nel 2010, che prevedono, tra l’altro, il raddoppio dei tempi di prescrizione riguardanti i delitti di pedofilia. Il nuovo testo sarà sottoposto prossimamente all’Unione dei superiori maggiori della Svizzera. (A cura di Lisa Zengarini)







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