2012-06-09 19:41:19

Daraa e Homs ancora bombardate dall'esercito siriano. Si indaga su Qubeir


Ancora bombardamenti oggi in Siria, dove i fedeli del presidente Assad hanno attaccato le città di Daraa e Homs, si parla di una ventina di morti. Intanto proseguono le indagini per scoprire se ci sia stata o meno una strage di civili a Qubeir, dove da ieri sono entrati gli osservatori dell’Onu. La Russia ha ribadito la sua contrarietà ad un eventuale intervento armato stabilito dalle Nazioni Unite, Mosca però appoggia l’abbandono della Siria da parte del presidente Assad solo se la decisione sarà presa dal popolo.

Francesca Sabatinelli ha chiesto a Natalino Ronzitti, professore di Diritto internazionale, e Consigliere Scientifico dell’Istituto Affari Internazionali, se sia possibile minacciare Assad di condurlo davanti alla corte penale internazionale con l’accusa di crimini contro l’umanità:RealAudioMP3

R. – Nel caso concreto ci sono queste stragi, ovviamente c’è una presunzione di innocenza. Quello che è accaduto, e purtroppo sta accadendo, in Siria può esser configurato un crimine contro l’umanità e quindi è sotto la giurisdizione della Corte penale internazionale. Il problema è che la Siria non ha ratificato lo statuto della Corte e quindi in questo caso la Corte penale internazionale può avere giurisdizione solo se la questione le è deferita dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Un po’ quello che è accaduto con la Libia di Gheddafi.

D. - Professore, potrebbe realmente funzionare il famoso piano di Kofi Annan, che viene ancora definito come l'unica possibilità per mettere fine a questo conflitto?

R. – Il piano di Kofi Annan non funziona, è praticamente già morto. La comunità internazionale si deve decidere e tutti sono titubanti, non vogliono ripetere una situazione tipo Libia, cioè: per un intervento umanitario sarebbe necessaria una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Però rendiamoci conto anche che gli occidentali, da un po’ di tempo a questa parte, hanno affermato che si può intervenire senza una risoluzione del Consiglio di sicurezza per motivi umanitari. Insomma, si trincerano dietro lo schermo della risoluzione del Consiglio di sicurezza perché nessuno vuole intervenire militarmente.







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