Svolta nelle indagini sulla bomba di Brindisi. Arrestato un uomo, avrebbe confessato
Clamorosa svolta nelle indagini a Brindisi, sull’esplosione che il 19 maggio scorso
ha ucciso la studentessa Melissa Bassi, davanti alla scuola Morvillo Falcone. Un uomo,
interrogato ieri a lungo avrebbe confessato il folle gesto. Restano dubbi sul movente
del delitto. Il servizio è di Giampiero Guadagni:
Svolta dunque
nelle indagini per la bomba di Brindisi. E’ in carcere in attesa dell’interrogatorio
di garanzia l’uomo fermato ieri sera dopo sei ore di interrogatorio nella questura
di Lecce. 68 anni, sposato, due figli, gestore di un deposito di carburanti agricoli
a Copertino, in provincia di Lecce. . Gli inquirenti fanno sapere che c’è una forte
somiglianza con l’uomo ripreso dalle telecamere montate sul chiosco di fronte alla
scuola Morvillo-Falcone. Altre telecamere avrebbero ripreso un auto riconducibile
all’uomo e parcheggiata poco lontano. Quanto al movente, ancora nessuna certezza.
Potrebbe trattarsi di vendetta privata. L’uomo, che avrebbe fatto tutto da solo, sarebbe
rimasto vittima di una truffa di oltre 300 mila euro per una fornitura di carburante
e si sarebbe sentito vittima di malagiustizia, perché quel denaro no gli sarebbe stato
restituito. Ricordiamo che a pochi metri dalla scuola c’è anche il tribunale di Brindisi,
Ma questa appunto è un’ipotesi, che peraltro non sembra convincere il Pm. Al procuratore
di Lecce Cataldo Motta le congratulazioni del capo della polizia Manganelli che parla
di grande lavoro della magistratura e di splendida sinergia tra carabinieri e polizia.