Mons. Miglio: reti di solidarietà per salvare chi vuole suicidarsi
“C’è bisogno urgente di potenziare e moltiplicare le reti della solidarietà, ma prima
ancora abbiamo bisogno di tenere gli occhi più aperti”. E’ quanto sostiene l’arcivescovo
di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, in un articolo pubblicato sul prossimo numero de
Il Portico, settimanale della diocesi, citato dal Sir. Il presule si riferisce ai
recenti suicidi in provincia di Cagliari: uno accaduto a Sestu nella parrocchia di
San Giorgio domenica scorsa, l’altro che ha visto protagonista un giovane imprenditore.
“Deve mettersi in gioco tutta la comunità cristiana - prosegue mons. Miglio - non
solo le Caritas, ma anche l’associazionismo che raggruppa imprenditori, artigiani,
cultori della dottrina sociale. Servono sportelli per offrire aiuto psicologico, tecnico,
fiscale e possibilmente anche economico, ma soprattutto ancora una volta siamo chiamati
a far crescere la cultura della vita e a smascherare le culture di morte, che tali
rimangono anche quando si fanno suadenti”. L’arcivescovo si rivolge anche al mondo
dell’informazione, che “su questi episodi è sicuramente doverosa e importante”. Ma
“quando vedo qualcuno a cavalcioni di un parapetto che si affaccia su un fiume o di
un precipizio non posso certo mettermi a raccontargli che già tanti altri hanno compiuto
lo stesso gesto, ma cerco di afferrarlo e di riportarlo in salvo”.