Gerusalemme est: il 78% degli abitanti vive sotto la soglia di povertà
L’Associazione per i diritti civili in Israele (Acri) ha pubblicato un rapporto sulla
drammatica situazione in cui versano i residenti nella parte est di Gerusalemme, secondo
il quale – riferisce l’agenzia Sir – ben il 78% vive sotto la soglia di povertà, mentre
la cifra sale addirittura all’84% per la sola fascia dei minorenni. I dati, che si
riferiscono a persone che vivono con meno di 470 euro al mese, sono decisamente peggiorati
dal 2006, quando era considerato povero il 64% della popolazione e il 73% dei minori.
Secondo quanto emerge dal rapporto, i principali motivi che stanno alla base di questa
situazione sono il muro di separazione, le consuetudini culturali che inibiscono alle
donne l’accesso al mondo del lavoro e l’insufficiente livello d’istruzione della popolazione
araba. Uno dei problemi fondamentali è quello delle residenze: dal 1967 ad oggi 14.084
palestinesi hanno avuto la revoca della residenza a Gerusalemme, e ciò ha comportato
l’aumento dei lavori in nero senza assicurazione né contributi pensionistici, perché
senza residenza non è possibile aprire un conto corrente o beneficiare dei servizi
sociali. Il 40% degli studenti, inoltre, non termina gli studi, dovendo ripiegare
così sui lavori manuali. (A.C.)