2012-06-06 14:43:22

Commissione Ue vara proposta di direttiva salva-banche. Industria italiana in allarme


La Commissione europea ha approvato oggi la proposta di direttiva che stabilisce un nuovo quadro normativo per fare fronte alla crisi degli istituti di credito. Lo ha detto stamattina il commissario Ue al Mercato interno, Michel Barnier. Il servizio è di Salvatore Sabatino:RealAudioMP3

La crisi continua a preoccupare l’Europa, a tal punto da far dire al commissario al mercato interno, Barnier, che “non si può non fare niente”. Bisogna trovare una soluzione per poter agire nella giusta direzione e la nuova proposta di direttiva salva-banche può essere uno degli elementi sui quali insistere, pur essendo – e lo dice lo stesso commissario francese – “una direttiva che riguarda il lungo periodo”. Niente a che fare, insomma, con la gestione della crisi attuale di singoli istituti di crediti. Di qui il chiarimento di Barnier: “Non è possibile – afferma – ricapitalizzare le banche spagnole con l'aiuto diretto del meccanismo europeo'' Efsf. Per il presidente della Commissione, Barroso, la direttiva è comunque “un passo fondamentale verso l'unione bancaria”, convinto più che mai che provocherà un effetto responsabilizzazione del settore bancario.

Sullo sfondo, però, emerge un dato inquietante: tra il 2008 e il 2011 gli Stati Europei hanno speso, in aiuti di Stato per le banche in crisi 4.500 miliardi di euro, mentre i primi scricchiolii si iniziano a registrare anche in Germania, la “locomotiva d’Europa”. A dimostrarlo, il taglio del rating su lungo termine eseguito da Moody’s su sei istituti di credito tedeschi, più la controllata tedesca di un gruppo estero, Unicredit Bank. Segnale non certo rassicurante, che va in compagnia con la più che preoccupante situazione italiana. Lo certifica il Centro studi di Confindustria, che parla di “recessione, feroce credit crunch e bassa redditivita”. Tre fattori che creano un effetto “soffocamento” per l’industria italiana. E la prima conseguenza reale già c’è: l'Italia arretra per produzione manifatturiera e scivola dal quinto all'ottavo posto, scavalcata da India, Brasile e Corea del Sud.







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