2012-06-06 15:53:01

Argentina: la lotta delle nonne di Plaza de Mayo in cerca dei nipoti rubati dalla dittatura


Accanto al dramma dei “Desapararecidos”, durante la dittatura militare argentina installatasi a seguito del colpo di Stato del 24 marzo 1976, si consumava un’altra tragedia. Alle donne che si opponevano al regime, sequestrate incinte e confinate nei campi di detenzione, venivano sottratti i figli appena nati e destinati a genitori adottivi argentini o di altri Paesi. Le madri, poi, venivano uccise o lasciate a morire per le torture e i maltrattamenti di ogni tipo. Senza madri né padri, privati di identità, di radici, ignari del proprio triste destino, questi bambini fantasma, stanno finalmente tornando alle loro famiglie grazie all’instancabile lotta di donne coraggiose e ostinate: le loro nonne. È la storia del’associazione “Abuelas de Plaza de Mayo”, nonne che ingaggiano una battaglia senza sosta per ritrovare i propri nipoti. Al microfono di Luca Attanasio, l’incredibile vicenda della fondatrice del movimento, Estela Carolotto:RealAudioMP3

R. – A partir del 24 de marzo de 1976, se instalò en la Argentina una dictatura mas…
A partire dal 24 marzo del 1976, in Argentina, si installò una dittatura nuova. Non è stata uguale alle altre; si è imposta con un piano di sterminio. Hanno sequestrato 30 mila persone da tutte le città, bambini, ragazzi, la maggior parte nati in campi di concentramento. Io avevo quattro figli: Laura, Claudia, Guido e Remo. Mio marito era un piccolo imprenditore, ed io dirigevo una scuola. Laura, la più grande, fu sequestrata, rinchiusa per nove mesi mentre era incinta. Il bambino è nato in quel luogo di terrore, un bimbo che è sparito dopo poco tempo. Lei è stata assassinata subito dopo. Da quel momento, ho preso l’impegno di continuare la lotta per avere mio nipote. Sono 25 anni che lotto insieme alle mie compagne.

D. - Il movimento a cui lei ha dato origine, dopo tantissime lotte ha avuto anche la gioia di vedere ricongiunte tante persone, allora bambini, con le proprie famiglie di origine.

R. – La organización que yo presidio se llama “Abuelas de Plazo de Mayo”…
L’organizzazione che presiedo si chiama “Le nonne di Plaza de Mayo”. Siamo madri, ma ci chiamiamo “nonne” perché abbiamo deciso di andare alla ricerca dei nostri nipoti. I primi nipotini che abbiamo ritrovato, sono due fratellini spariti a Buenos Aires nel 1977 e ritrovati in Cile. Fino ad ora ne abbiamo ritrovati 105, ma ne mancano, almeno 400. Ci hanno proposto per il Premio Nobel per la Pace, ma il premio più grande per noi è ritrovare i nipoti.

D. - La speranza è di trovare anche Guido…

R. – Sí, tengo esperanza, yo lucho con esperanza y tengo fe…
Sì, lotto con speranza, ho fiducia di ritrovare mio nipote Guido. Ho fede in Dio. Non so dove sia, ma sono certa che se non lo vedrò io, almeno lo vedranno i miei figli e gli altri tre nipoti.







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