Usa bacchettano Ue: misure anticrisi insufficienti
Monito degli Stati Uniti all’Unione Europea: non bastano le misure prese per superare
la crisi economica che rischia di affossare i mercati mondiali e di compromettere
la ripresa dell’occupazione negli Usa. E mentre si aspettano le decisioni domani del
board della BCE, secondo indiscrezioni i ministri del G7 terranno oggi una conference
call sulla crisi spagnola. Il servizio di Roberta Gisotti
Cresce l’insofferenza
di Washington di fronte al Vecchio continente che non reagisce – lamenta l’amministrazione
Obama - come dovrebbe alla crisi economica, preda di contrasti ed egoismi tra le varie
capitali. A poche settimane dal decisivo Consiglio dei capi di Stato e di governo
dell’Ue, in programma il 28 giugno, il portavoce della Casa bianca attacca: i mercati
restano scettici, altri passi devono essere compiuti dall’Europa. Non si tratta solo
di salvare la zona euro, ma di salvaguardare l’intera economia mondiale. Di certo
Obama paventa la frenata dell’economia Usa nei primi tre mesi dell’anno ed una disoccupazione
tornata a crescere a maggio. In ballo anche la sua rielezione alla Casa Bianca. E
mentre gli investitori internazionali temono “un prolungato declino mondiale”, Bruxelles
continua a negare un piano segreto salva euro, tutto sarà alla luce del sole. Settimana
densa di appuntamenti: domani si attende che la Commissione spiani la strada al meccanismo
salva banche dell’Ue, mentre il board della BCE deciderà sui tassi. Ma di Eurobond
non si è parlato ieri a Berlino tra il presidente dell’esecutivo Barroso e la cancelliera
tedesca Merkel. Ed oggi – è trapelato - i ministri del G7 terranno una ‘conference
call’ sulla crisi di Madrid. Il re spagnolo Juan Carlos in visita in Brasile rassicura
che il suo Paese è in grado di rimettere “rapidamente in equilibrio i conti pubblici”.