Senegal: i vescovi creano un polo per la formazione di sacerdoti, religiose e religiosi
Rafforzare la formazione di sacerdoti, religiose e religiosi: con questo obiettivo,
la Conferenza episcopale del Senegal ha deciso di istituire, nel Paese, “un polo attivo
di riflessione filosofica e teologica” della Chiesa cattolica. In sostanza, i presuli
hanno lanciato un appello ad una “maggiore collaborazione” tra i Seminari maggiori
nazionali de Sébikotane e Brin con il Centro Sant’Agostino di Dakar. L’annuncio della
creazione del “polo formativo” è arrivato al termine della sessione ordinaria dei
lavori episcopali, svoltisi a Dakar dal 28 maggio al 1° giugno. Tra le novità previste
per i Seminari maggiori, anche l’adozione di uno statuto interdiocesano e di un programma
rinnovato di insegnamento, per fare fronte all’aumento e alla varietà degli iscritti.
Ma la Conferenza episcopale del Senegal ha esortato anche i laici ad “impegnarsi nella
loro missione, ovvero dare una testimonianza di vita nella Chiesa e nella società,
soprattutto là dove è necessario un laicato attivo ed organizzato, che possa giocare
pienamente il suo ruolo nella sfera sociale”. Inoltre, i vescovi hanno avviato un
lavoro di riflessione volto ad istituire, alla pari delle altre Conferenze episcopali
del mondo, un quadro giuridico per la tutela dei minori e delle donne nel Paese, spesso
vittime di pratiche legate alle tradizioni. Infine, i presuli hanno esortato lo Stato
- guidato dall’ex premier Macky Sall, vincitore delle presidenziali del 26 marzo scorso
– a moltiplicare gli sforzi per attuare le riforme necessarie ad una migliore governance
del Paese. (I.P.)