2012-06-05 15:52:00

Psicologia e vita consacrata in un libro presentato dal cardinale Rodriguez Maradiaga


Il contributo della psicologia nella vocazione dei religiosi è il tema del volume “Psicologia e maturità nella vita consacrata” di don Eugenio Fizzotti. L’autore, docente di psicologia della religione presso vari atenei, è stato l’unico allievo italiano dello psicologo austriaco Victor Frankl, fondatore della “terza scuola viennese di psicoterapia”. Il volume, edito dalla Lev e presentato lunedì scorso nella sede della nostra emittente, è arricchito da una prefazione del cardinale Oscar Andrés Rodrìguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa e presidente di Caritas Internationalis. Il servizio di Michele Raviart:RealAudioMP3

“La vita non è qualcosa, ma è semplicemente l’occasione per qualcosa”. Con queste parole dello psicologo austriaco Victor Frankl, il cardinale Oscar Andrés Rodrìguez Maradiaga, spiega la grande opportunità che può offrire all’uomo la vita consacrata. Una vita che consiste nel mettersi nei panni degli altri, nello scoprire i loro bisogni e soddisfarli secondo le proprie possibilità, come ci spiega lo stesso cardinale Rodriguez Maradiaga:

“Le persone consacrate sono disposte a vivere tutta la vita che è concessa loro non limitandosi semplicemente a sommare gli anni ma a riempirli di senso e a ripercorrere la loro completa traiettoria ringraziando sistematicamente Dio per il dono della vita e scoprendo il senso profondo di ogni suo istante”.

Pertanto la psicologia, in quanto scienza che indaga il comportamento umano, può fornire un contributo importante per chiarire la portata dell’impegno di servire Dio e i fedeli scegliendo la vita religiosa. Particolarmente adatta a questo fine è il metodo della “logoterapia”, che attraverso una concezione costruttiva e positiva dell’uomo, mira a ricercare il significato profondo della propria esistenza attraverso l’analisi, come illustra don Eugenio Fizzotti nel suo libro. Un volume che non è solo un manuale rivolto a chi deve formare i nuovi religiosi, come rivela lo stesso autore:

“Anche per chi già vive la vita consacrata il libro dà la possibilità di fare una verifica personale di come vive le relazioni, di come vive l’assunzione degli impegni e soprattutto qual è la visione filosofica che ha alla base, che è appunto una visione fondata sulla responsabilità, sugli impegni, sulla creatività, il che significa mettere in evidenza moltissimo le proprie risorse interiori”.

E se la solidarietà deve essere il criterio guida, qualificante ed identificativo della vita consacrata, una continua verifica nella vita quotidiana delle motivazioni nelle attività pastorali, nella preghiera e nella vita fraterna può tanto rafforzare la solidità delle vocazioni, quanto sostenere i religiosi più anziani, che, con la crisi delle vocazioni temono di perdere il loro carisma per le nuove generazioni. Ancora, il cardinale Rodriguez Maradiaga:

“La vita consacrata non è una vita di tristezza, anzi siamo chiamati alla gioia piena. Le motivazioni vocazionali sono importantissime, le motivazioni per realizzare poi gli impegni presi, specifici, dei voti non sono soltanto poesia; la perseveranza è anche uno sforzo creativo, personale, di fedeltà e anche la perseveranza ha bisogno di motivazioni chiare, motivazioni luminose, che ci attraggono e ci danno quella gioia di seguire il Signore”.

Ultimo aggiornamento: 6 giugno 2012







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