2012-06-05 08:01:02

Nigeria: i Boko Haram rivendicano l'attentato alla chiesa di Bauchi. Sciagura aerea di Lagos: motori in panne


Dopo i sospetti, la certezza. Il gruppo terrorista islamico Boko Haram ha infatti rivendicato l'attentato suicida di domenica contro una chiesa a Bauchi, nel nord-est della Nigeria, con un bilancio di almeno 15 morti. Procedono intanto anche le indagini sul disastro aereo di Lagos che – nello stesso giorno – ha causato oltre 150 vittime. Il dolore della Chiesa locale. Il servizio di Giada Aquilino: RealAudioMP3

Un comunicato trasmesso via mail, minacce di nuovi attentati e azioni anche contro la stampa. Tornano gli estremisti Boko Haram e rivendicano l’attacco suicida di domenica alla chiesa del quartiere di Yelwa, a Bauchi, quando un kamikaze si è fatto esplodere a pochi metri dal luogo di culto, tentando di sfondare il cordone di sicurezza, rafforzato dopo le ultime azioni nella zona, a maggioranza cristiana. Una ‘domenica nera’ per la Nigeria, anche per la sciagura aerea di Lagos, costata la vita a 153 persone che erano a bordo del velivolo partito da Abuja e precipitato su un complesso residenziale del principale polo economico e commerciale del Paese africano. Dalle prime indagini risulta che, prima dello schianto, entrambi i motori erano in panne. Ieri, nel primo dei tre giorni di lutto nazionale, il presidente Goodluck Jonathan ha promesso iniziative per aumentare la sicurezza del trasporto aereo. Poco prima aveva incontrato i vescovi nigeriani, “sconvolti e scioccati - hanno fatto sapere tramite l’agenzia Fides - dalle due tragedie che hanno colpito il Paese”.


“Pregate per la Chiesa, la Nigeria è terra di martirio”. Così, intanto, dopo il nuovo attentato a Bauchi, una religiosa raggiunta telefonicamente nel Paese africano, alla quale per motivi di sicurezza garantiamo l’anonimato. L’intervista è di Massimiliano Menichetti: RealAudioMP3

R. - C’è paura nei cristiani. Ci sono tensioni e bisogna stare sempre allerta, perché anche adesso sembrava essere tutto calmo e, invece, ieri si è scatenato questo nuovo attacco a Bauchi. Nel momento in cui pensi che tutto sia tranquillo, già sta covando qualche altra esplosione… Siamo nelle mani di Dio.

D. - La popolazione è preoccupata?

R. - Certo. E' preoccupata, ma non si dà per vinta. L’intento dei terroristi è distruggere la presenza dei cristiani, il più possibile… E’ necessario incoraggiare quindi i fedeli a non aver paura.

D. - Perché chi vuole colpire, vuole scoraggiare anche ad andare in Chiesa?

R. - Certo, il punto è proprio questo: vogliono far diventare islamico il Paese, la Nigeria. E questo può avvenire soltanto se in Nigeria non esisterà più un cristiano, ma questo non è possibile, perché la Chiesa è combattuta, ma non sarà demolita!

D. - Mi diceva che dopo l’attentato a Kano, alcuni sono andati per togliere i Crocifissi dalle scuole?

R. - Sì, sono andati a togliere il Crocifisso nella scuola cattolica. Subito dopo l’ultima bomba nella scuola, in cui sono morti professori e studenti, sono andati dalle suore che hanno l’istituto da tanti anni, con studenti sia musulmani sia cristiani: gli studenti musulmani si sono ritirati e poi hanno minacciato di togliere i Crocifissi, ma ancora non ci sono riusciti. Stanno lottando….

D. - Voi che cosa state facendo per contrastare questa terribile ondata di terrorismo?

R. - La nostra arma è la preghiera. Non possiamo fare altro se non incoraggiare la gente a non aver paura, perché fin dall’inizio della storia, nel cristianesimo ci sono stati i martiri e la Chiesa è sempre stata combattuta e questo continuerà ad essere. Non bisogna quindi aver paura, mettiamoci nelle mani di Dio.

D. - Vuole lanciare un appello?

R. - Tante volte noi pensiamo di fare qualcosa, umanamente, ma senza Dio non si può fare niente! Questo è il mio appello: pregare molto e essere vicini alla Chiesa; pregare e tener duro!







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