2012-06-03 14:41:45

Il Santo Padre ai governanti: fatevi amare, lo Stato sia a servizio della famiglia


Altro appuntamento atteso nel fitto calendario della visita del Papa, l’incontro sabato pomeriggio nell’arcivescovado di Benedetto XVI con le autorità civili e militari, gli esponenti del mondo del lavoro, della cultura, dell’educazione della società milanese e lombarda. Il servizio di Roberta Gisotti.RealAudioMP3

Alle “laboriose popolazioni milanesi e lombarde” il Papa ha rilanciato i principi che guidarono Sant’Ambrogio “governatore equilibrato e illuminato” che affrontò “con saggezza, buon senso e autorevolezza le questioni”, superando contrasti e divisioni. Anzitutto “una verità”, fondamento di convivenza sociale:

“...nessun potere dell’uomo può considerarsi divino, quindi nessun uomo è padrone di un altro uomo”.

Altro elemento “la giustizia”, “prima qualità di chi governa”, ma da sola “non basta” va accompagnata dall’“amore per la libertà”, non “un privilegio per alcuni, ma un diritto per tutti”, “che il potere civile deve garantire”:

“Tuttavia, libertà non significa arbitrio del singolo, ma implica piuttosto la responsabilità di ciascuno”.

Qui si pone la laicità dello Stato, ha osservato Benedetto XVI:

“…assicurare la libertà affinché tutti possano proporre la loro visione della vita comune, sempre, però, nel rispetto dell’altro e nel contesto delle leggi che mirano al bene di tutti”.

Lo Stato – ha aggiunto il Papa – deve tutelare la persona, “a cominciare dal diritto alla vita, di cui non può mai essere consentita la deliberata soppressione”. Deve essere “a servizio della famiglia, fondata sul matrimonio e aperta alla vita” e riconoscere “il diritto primario dei genitori” a educare e formare i figli:

“Non si rende giustizia alla famiglia, se lo Stato non sostiene la libertà di educazione per il bene comune dell’intera società”.

“In questo esistere dello Stato per i cittadini” – ha sottolineato Benedetto XVI “preziosa” è la “collaborazione con la Chiesa”, forte della sua esperienza, dottrina, tradizione, istituzioni ed opere.

Infine un richiamo particolare:

“Il tempo di crisi che stiamo attraversando ha bisogno, oltre che di coraggiose scelte tecnico-politiche, di gratuità”.

E un appello a quanti governano la cosa pubblica: che si facciano amare:

Così, la politica è profondamente nobilitata, diventando una elevata forma di carità”.

Ultimo aggiornamento: 4/6/2012







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