2 giugno: parata sobria tra solidarietà per le vittime del sisma e polemiche
Come preannunciato alla vigilia, in segno di solidarietà alle popolazioni dell’Emilia
colpite dal sisma la Festa della Repubblica si è svolta in forma sobria ed essenziale.
Dal capo dello Stato un messaggio di gratitudine alla Protezione civile. Servizio
di Giampiero Guadagni: Non
ci sono stati cavalli, né carri armati e neppure l’esibizione delle Frecce tricolori.
Un manifestazione più sobria, quella di quest’anno ai Fori Imperiali, ma non per questo
meno solenne, dedicata ai terremotati e aperta con i gonfaloni delle province dell’Emilia
colpite dal sisma. Nel consueto messaggio il capo dello Stato ha espresso forte apprezzamento
per le Forze Armate e ha tributato un forte riconoscimento alla Protezione civile
impegnata nell’attività di soccorso in Emilia. L’Italia, ha detto Napolitano, nonostante
le difficoltà attuali, è determinata a proseguire la propria azione in seno alla comunità
internazionale per la pace tra i popoli. Ma la sobrietà non ha fermato le polemiche.
Ampio il fronte degli oppositori che hanno contestato l’opportunità della parata
in questa fase difficile per l’Italia. Molte le assenze nelle tribune delle autorità:
tra le quali spiccava quella del sindaco di Roma Alemanno, che nei giorni aveva chiesto
la cancellazione dell’evento. Così come l’avevano chiesta i leader di Italia dei valori
e Lega, Di Pietro e Maroni, che hanno parlato di sprechi e di insensibilità sociale.
Posizioni demagogiche, commenta il leader Udc Casini, unico leader di partito presente
ai Fori imperiali.