Siria. Dall'Onu la condanna per il massacro di Hula. Appello di mons. Tomasi: cessi
la violenza
Nuova esecuzione sommaria di civili in Siria, dove le forze di sicurezza ieri hanno
fucilato una quindicina di operai che a bordo di un pullman rientravano a casa dal
lavoro in una fabbrica di fertilizzanti nella provincia di Homs. Nel frattempo il
Consiglio Onu sui diritti umani ha approvato a Ginevra una risoluzione di condanna
del massacro di Hula, in Siria. La risoluzione, che ha visto il voto contrario di
Cina, Cuba e Russia, chiede di condurre un'inchiesta indipendente sulla strage: 108
i morti tra i quali oltre 40 bambini.Da Mosca arriva intanto una dichiarazione durissima.
Secondo la Russia la strage di Hula sarebbe colpa dell'aiuto straniero ai ribelli
siriani, che avrebbero pianificato il massacro. Una condanna forte per la crescente
violenza in Siria e soprattutto per la strage di Hula è arrivata da mons. Silvano
Maria Tomasi. Questo atroce massacro di innocenti, inclusi molti bambini, ha detto
nel suo intervento l’osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu di Ginevra,
è motivo di grande dolore per il Papa e per l’intera comunità cattolica che ha già
espresso la sua unanime riprovazione. "Il rischio di un’ulteriore escalation del conflitto
richiede con grande urgenza l’impegno deciso a dialogare da parte di tutti gli attori".
Mons. Tomasi, che ha rinnovato gli appelli di Benedetto XVI affinché cessino la violenza
e lo spargimento di sangue, ha poi invitato tutti i credenti a pregare e lavorare
per la pace e i cristiani in particolare a perseverare nell’essere ponti di riconciliazione
tra le varie comunità del paese. Il piano di pace, ha concluso, deve essere accettato
e attuato, con la collaborazione della comunità mondiale.