Rwanda: primo incontro dei vescovi con il nuovo nunzio apostolico
Collaborazione nel segno della speranza: queste le linee che guideranno i rapporti
tra la Conferenza episcopale del Rwanda (Cepr) ed il nuovo nunzio apostolico nel Paese,
mons. Luciano Russo. Il presule, nominato il 16 febbraio scorso, si è insediato ufficialmente
nel Paese africano il 23 maggio ed ha incontrato per la prima volta i vescovi locali.
Salutando i membri della Cepr, mons. Russo ha sollecitato una “franca collaborazione”,
ribadendo la disponibilità della nunziatura stessa. Dal suo canto, il presidente della
Chiesa rwandese, mons. Smaragde Mbonyintege, ha sottolineato come l’arrivo del nunzio
rappresenti “un grande motivo di speranza” per le diocesi locali, in particolari per
quelle con sede vacante. Quindi, mons. Mbonyintege ha ricordato che il Rwanda, sebbene
sia un Paese martoriato dal genocidio del 1994, avverte molto l’operato di Dio: “La
Chiesa rwandese è forte e fragile allo stesso tempo – ha detto il presidente della
Cepr – perché ha un gran numero di fedeli cattolici, serviti da un numero sufficiente
di sacerdoti giovani e nutrita di molte vocazioni sacerdotali e religiose. Ma, al
contempo, essa è fragile a causa della mancanza di esperienza di alcuni preti e della
fede incerta della maggior parte della popolazione”. Infine, mons. Mbonyintege ha
invitato mons. Russo a visitare le diocesi del Paese, invito che il nuovo nunzio ha
promesso di realizzare quanto prima. (I.P.)