2012-06-01 18:32:00

Il Papa a Milano: la famiglia è il principale patrimonio dell’umanità. In serata concerto alla Scala


E’ iniziata questo pomeriggio la visita pastorale di Benedetto XVI alla città di Milano. Il Papa, atterrato all’aeroporto di Linate, si tratterrà nel capoluogo lombardo fino a domenica per presiedere agli eventi conclusivi del settimo Incontro mondiale delle famiglie. Il primo momento, poco prima delle 18, ha avuto per teatro Piazza Duomo. Lì, il Pontefice – accolto dal sindaco Giuliano Pisapia e dal cardinale arcivescovo Angelo Scola – ha subito avuto un pensiero per le famiglie presenti a Milano. La famiglia, ha detto, è “patrimonio principale dell’umanità”. Il pensiero del Papa è andato alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna. A queste ultime sarà dedicato il concerto organizzato questa sera al Teatro alla Scala di Milano, secondo appuntamento della visita pastorale di Benedetto XVI. La cronaca del nostro inviato, Alessandro De Carolis: RealAudioMP3

La “Madonnina” guarda dall’alto la folla che ha accenti e tratti somatici grandi quanto il mondo. Quando, con un po’ di ritardo sul programma, Benedetto XVI entra nel rettangolo della Piazza sorridendo dalla papamobile, le voci che lo acclamano sono quelle di tante famiglie milanesi e lombarde, ma anche di quelle, altrettanto numerose, che hanno attraversato un oceano per essere qui a fare festa con il Papa. Il primo saluto è però per Milano: la Mediolanum, crocevia di popoli e culture – che da sempre, afferma, “è chiamata a riscoprire questo suo ruolo positivo, foriero di sviluppo e di pace per tutta l’Italia”.

Ma è soprattutto la “selva di guglie” del Duomo – che “invita a guardare in alto, a Dio” – a parlare allo spirito del Papa. Il quale, come in una sorta di albero genealogico della santità, ricorda la straordinaria teoria di figure che hanno scolpito nei secoli l’identità cristiana e civile della città. Dai Santi Ambrogio e Carlo Borromeo ai Beati cardinali Andrea Carlo Ferrari e Idelfonso Schuster, passando per i due arcivescovi che salirono al Soglio pontificio – Papa Ratti e Papa Montini – senza dimenticare la mamma Santa, Gianna Beretta Molla, discende una grande responsabilità. Quella, afferma Benedetto XVI, di “impegnarvi per trasmettere alle future generazioni la fiaccola di una così luminosa tradizione”:

“Voi ben sapete quanto sia urgente immettere nell’attuale contesto culturale il lievito evangelico. La fede in Gesù Cristo, morto e risorto per noi, vivente in mezzo a noi, deve animare tutto il tessuto della vita, personale e comunitaria, privata e pubblica, così da consentire uno stabile e autentico ‘ben essere’, a partire dalla famiglia, che va riscoperta quale patrimonio principale dell’umanità, coefficiente e segno di una vera e stabile cultura in favore dell’uomo”.

Un appello che vuole essere un primo saluto per tutte le famiglie presenti all’Incontro mondiale, ma anche un invito alle autorità della “capitale” economica italiana a fare il possibile per chi ha bisogno di aiuto, per chi è disoccupato, malato, solo:

“Mi compiaccio di quanto la Diocesi di Milano ha fatto e continua a fare per andare incontro concretamente alle necessità delle famiglie più colpite dalla crisi economico-finanziaria, e per essersi attivata subito, assieme all’intera Chiesa e società civile in Italia, per soccorrere le popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna, che sono nel nostro cuore e nella nostra preghiera e per le quali invito, ancora una volta, ad una generosa solidarietà”.

Da Milano, Alessandro De Carolis – Radio Vaticana








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