Visco: l'aumento delle tasse deve essere temporaneo
Quest’anno il Prodotto Interno Lordo potrebbe calare dell’1,5%, a fine 2012 però i
primi segnali di ripresa. Il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nella sua relazione
annuale traccia il quadro di un Paese che cerca di riguadagnare la fiducia internazionale.
Per evitare di far aumentare ancora le tasse, bisognerà tagliare la spesa pubblica.
Alessandro Guarasci:
L’Italia
dal punto di vista economico attraversa un momento davvero complicato. A fine anno,
forse, la ripresa. Ma bisogna agire su più fronti: tagliare gli sprechi, la spesa
pubblica, continuare con le riforme iniziate dal governo, e abbassare le tasse. Il
governatore Visco:
“Se però è stato pagato il prezzo dell’innalzamento
della pressione fiscale a livelli ormai non compatibili con una crescita sostenuta,
l’inasprimento non può che essere temporaneo”.
E poi c’è l’Europa. Bisogna
passare presto a un’unione politica, perché inerzia, inosservanza delle regole e scelte
economiche errate rischiano di far saltare l’intera costruzione. Non c’è nemmeno spazio
per chi si fida dell’aiuto altrui per continuare con le cattive politiche del passato.
Sull’Europa e sulle altre parti della relazione, d’accordo con Visco, il presidente
di Confindustria Giorgio Squinzi:
“Sono assolutamente convinto che
l’Europa sia la base di tutto. Io credo fortemente negli Stati uniti d’Europa e dovremmo
realizzarli il più rapidamente possibile”.
E sul fisco, battono i sindacati.
Raffaele Bonanni, segretario della Cisl:
“Far permanere questa politica
fiscale significa stroncare ogni possibilità di ripresa economica di crescita. Infatti,
tutti i Paesi diminuiscono le tasse, l’Italia aumenta le tasse”.
Per
il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, le banche faranno di tutto per dare più
crediti, ma il contesto è difficile.