Un'altra forte scossa nel modenese. Aumentano i danni, dalla Cei un altro milione
di euro
In Emilia sono state più di ottanta le scosse che si sono susseguite dalla mezzanotte.
La peggiore è delle 17, oggi pomeriggio: magnitudo 4 nel modenese, epicentro a Rolo.
Si continuano a calcolare i danni, mentre procede l’inchiesta avviata dalla procura
di Modena, dopo i crolli dei capannoni che hanno ucciso alcuni operai. Per ora non
ci sono indagati. Servizio di FrancescaSabatinelli:
Magnitudo
4: è l’ultima forte scossa, avvertita da almeno 8 comuni del modenese. Non è possibile
prevedere se ce ne saranno altre, tantomeno l’intensità: la Protezione Civile lo ribadisce,
cercando di bloccare le false notizie di previsione di ulteriori disastrosi terremoti.
Intanto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia avverte le regioni: devono
recepire urgentemente la mappa di pericolosità sismica. Mentre si continua a lavorare
per provvedere a posti letto per gli sfollati, la Cgil lancia un allarme: sono centomila
gli anziani in difficoltà. Ed evolve la stima dei danni, lo conferma il ministro dell’interno
Cancellieri. L’area colpita dal terremoto da sola produce l’1% del Prodotto interno
lordo del Paese. L’industria è in ginocchio, e si parla di 60mila aziende, molte
delle quali legate al settore biomedico. Ingenti i danni al comparto agro-alimentare,
la Coldiretti denuncia che in almeno il 20% degli allevamenti di bovini manca il cibo
per gli animali a causa del crollo dei magazzini con fieno e foraggi. A questo si
aggiungono le prime disdette dai turisti sia italiani che stranieri. Si polemizza
intanto sulla decisione del Consiglio dei Ministri di aumentare le accise sulla benzina
per finanziare l’Emilia. Per il segretario Pd Bersani è un segno che si sta facendo
qualcosa, ma occorrerà anche riflettere su un sostegno non occasionale. Bocciatura
secca del provvedimento dalla leader della Cgil, Camusso. La conferenza dei capigruppo
ha stabilito che il decreto sull’emergenza terremoto verrà esaminato dall’aula della
Camera tra il 18 e il 22 giugno, mentre continuano gli attestati di solidarietà verso
le popolazioni emiliane. Il cardinale Bagnasco presidente della Conferenza episcopale
italiana ha espresso vicinanza alle vittime ai loro familiari. La Cei, dopo un primo
stanziamento di un milione di euro all’emergenza terremoto, ha quindi deciso di destinare
altri due, prelevandoli dai fondi per l'otto per mille.
“Il sostegno del governo
è un passo importante, ma altrettanto fondamentale è la solidarietà che sta arrivando
all’Emilia anche dall’estero”. Così le Acli, che hanno lanciato una campagna di raccolta
fondi in vista della festa del 2 giugno perché questa data si trasformi in una gara
di generosità. Al microfono di GabriellaCeraso,WalterRaspa
presidente Acli regionali, traccia un quadro dello stato d’animo della popolazione
emiliana e delle attività in corso. R. – Questa è
una regione "sana", una regione che anche in questa occasione sa rispondere a queste
tragedie. Abbiamo visto l’impegno delle istituzioni in prima fila, anche verso le
imprese: sono stati fatti già degli accordi e dei protocolli di intesa con le aziende.
Quindi si è mosso un po’ tutto l’apparato regionale. C’è, sì, il pericolo della crisi
perché è chiaro che in questi giorni di non lavoro ci saranno delle crisi. Però abbiamo
visto anche che verso queste imprese, verso queste fabbriche c’è tanta, tanta solidarietà.
All’interno del mondo Acli si sono mosse subito tutte le presidenze regionali; addirittura
anche dall’estero, dalla Svizzera … Come Acli abbiamo aperto un conto corrente dove
tutto quello che sarà raccolto sarà devoluto per le parrocchie, per gli asili e per
le famiglie degli operai morti. Inoltre, le Acli di Modena hanno attivato un accordo
con la Coldiretti, una proposta per tutti i circoli Acli di acquistare un chilogrammo
di quelle forme di formaggio che si sono rovinate.
D. – “E’ la solidarietà
che ci costituisce come comunità”, ha detto il vostro presidente Andrea Olivero. Il
2 giugno, infatti, voi avete pensato proprio di trasformarlo in una giornata per la
solidarietà …
R. – Sì. Crediamo che in questa giornata un po’ tutta l’Italia
si debba riconoscere in questo ed esprimere tanta solidarietà, non solo a parole ma
anche con i fatti, i gesti”.