2012-05-31 15:56:31

Sierra Leone. Condanna di Charles Taylor: la testimonianza di un missionario saveriano


La condanna a 50 anni dell’ex presidente liberiano Charles Taylor per i crimini di guerra avvenuti in Sierra Leone tra il 1991 e il 2002 è stata accolta nel Paese africano come un segno di speranza in un nuovo futuro. A ribadirlo è l’arcivescovo di Freetown, mons. Edward Tamba Charles, che auspica che venga fatta giustizia anche nei confronti degli altri protagonisti delle atrocità commesse durante la guerra. Per la giustizia internazionale i ribelli guidati da Taylor commisero eccidi, stupri e brutalità di ogni tipo contro la popolazione civile inerme. A padre Gerardo Caglioni, missionario saveriano per 12 anni in Sierra Leone, Stefano Leszczynski ha chiesto come si sia potuti arrivare a un tale livello di crudeltà:RealAudioMP3

R. – Io faccio difficoltà a dare una spiegazione a dei comportamenti del genere. C’era forse qualcosa che è intervenuta nell’economia della guerra, per cui ad un certo punto delle logiche di potere hanno fatto sì che l’uomo venisse distrutto. Ma la gente della Sierra Leone normalmente è gente pacifica, è gente che non ama la guerra. Quindi, queste cose sono state costruite attraverso elementi esterni: la manipolazione, l’indottrinamento, ma anche attraverso droghe che venivano somministrate a chi combatteva, che perdeva la propria personalità.

D. – Un’esperienza del genere su un’intera popolazione che possibilità di riscatto lascia al Paese?

R. – Una delle impressioni che io ho avuto vivendo in mezzo a questa gente è che volessero a tutti i costi dimenticare quello che hanno sperimentato.

D. – Secondo lei, la notizia della condanna di Charles Taylor può dare un buon contributo alla ripresa del Paese?

R. – Io penso e spero proprio di sì, anche perché è un piccolo segno della condanna di uno di quelli che ha gestito, e in qualche modo ha alimentato e sostenuto, questa guerra, attraverso il suo appoggio esterno, anche economico, morale, politico, militare. Certamente, questo atto della comunità internazionale dà sollievo alla comunità della Sierra Leone.







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