2012-05-31 14:31:32

Mauritius: la Chiesa ribadisce la sua opposizione al progetto di legge sull’aborto


La Chiesa è contro l’aborto: lo ribadisce mons. Maurice Piat, vescovo di Port-Louis, nelle Mauritius, sottolineando così l’importanza della tutela della vita sin dal concepimento. La dichiarazione di mons. Piat arriva nel momento in cui il Parlamento nazionale si appresta a votare un progetto di legge sulla legalizzazione dell’aborto in alcuni casi specifici, ovvero quando la gravidanza comporta, per la donna, il rischio della vita o di conseguenze gravi e permanenti sulla sua salute fisica e mentale; in caso di malformazioni del feto; se la donna resta incinta dopo un’aggressione sessuale, oppure ad un’età inferiore ai 16 anni o, ancora, in caso di incesto. Tale normativa, spiega mons. Piat, potrebbe “danneggiare la società” ed ogni cittadino deve “sentirsi responsabile” di questa situazione, poiché ciascuno è chiamato a “proteggere la vita dei nascituri”. Quindi, il presule lancia un appello alla coscienza dei deputati, dei medici e degli infermieri perché mettano in pratica “la saggezza umana”. L’auspicio del vescovo di Port-Louis è quello che “la dottrina della Chiesa non venga imposta alla società”, ma che tutte le religioni siano “a favore della vita” e che “anche i non credenti la rispettino”. Non è la prima volta che mons. Piat esprime il suo parere sul progetto di legge relativo all’aborto; già in passato aveva ricordato la posizione della Chiesa. Questa volta, però, il presule si è sentito particolarmente chiamato in causa dal capo dell’opposizione del governo mauriziano: nei giorni scorsi, infatti, Paul Bérenger aveva lasciato intendere che cattolici ed anglicani erano d’accordo sulla legalizzazione dell’aborto in casi estremi, come una gravidanza extra-uterina o l’asportazione di un cancro all’utero. Con qualche emendamento, dunque – sempre secondo il capo dell’opposizione – il progetto di legge sarebbe stato approvato anche dalla Chiesa. Di qui, la puntualizzazione di mons. Piat. Intanto, il movimento denominato “Piattaforma per la vita”, anch’esso contrario all’aborto, ha organizzato alcune iniziative: una veglia di preghiera da tenersi nella notte del 2 giugno davanti alla Cattedrale di Saint Louis, una raccolta di firme contro la normativa, ed uno sciopero della fame della durata di un mese, nel caso in cui il Parlamento approvasse il progetto di legge. (I.P.)







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