Terremoto: salgono a 17 i morti. L'appello del Papa
Sono saliti a 17 i morti del terremoto in Emilia Romagna: è stato trovato morto a
Medolla un operaio, finora dato per disperso. E sono oltre 350 feriti per il sisma
che ieri dopo 10 giorni è tornato a colpire con forte intensità l’Emilia Romagna.
L’epicentro in provincia di Modena, la prima scossa di magnitudo 5.8 ha dato avvio
ad uno sciame sismico ancora in corso, 50 le scosse nella notte. Il Papa al termine
dell'udienza generale ha rivolto il suo pensiero ai terremotati:
"Il mio
pensiero va ancora una volta alle care popolazioni dell’Emilia, colpite da ulteriori
forti scosse sismiche, che hanno causato vittime e ingenti danni, specialmente alle
chiese. Sono vicino con la preghiera e l’affetto ai feriti, come pure a coloro che
hanno subito disagi, ed esprimo il più sentito cordoglio ai familiari di quanti hanno
perso la vita. Auspico che con l’aiuto di tutti e la solidarietà dell’intera Nazione
possa riprendere al più presto la vita normale in quelle terre così duramente provate.
Vicino
alla popolazione si è detto anche il presidente della Repubblica, Napolitano. Il premier
Monti ha assicurato che “lo Stato farà tutto il possibile nei tempi più brevi”. Oggi
Consiglio dei ministri. Giampiero Guadagni
A distanza di nove giorni
Emilia dunque nuovamente devastata dal sisma. La scossa più forte ieri mattina alle
9 di magnitudo 5.8; seguita da altre superiori ai 5 gradi. Nella notte altre 43 scosse.
L’epicentro ancora una volta nel modenese, tra Midolla, Mirandola e San Felice sul
Panaro. Ma il terremoto è stato chiaramente avvertito in tutto il Nord Italia. Tra
le 17 vittime, ci sono anche 13 operai tornati a lavorare nelle fabbriche lesionate
dal sisma del 20 maggio. E c’è polemica per il crollo dei capannoni industriali, molti
di recente costruzione. Morti anche tre imprenditori, due donne e il parroco di Rovereto
sulla Secchia, don Ivan Martini, schiacciato da una trave all’interno della sua chiesa
mentre tentava di mettere in salvo una piccola statua della Madonna. Una donna è stata
tratta in salvo in serata dalle macerie della sua abitazione a Cavezzo. Una persona
è ancora dispersa. 8 mila gli sfollati che si aggiungono ai 6 mila provocati dal sisma
precedente. In campo 4 mila soccorritori. Gravissimi i danni al patrimonio artistico.
E tra poco meno di un’ora si riunisce il Consiglio dei ministri. Faremo tutto quello
che è necessario, assicura il premier Monti. Supereremo questo momento, dice il Capo
dello Stato Napolitano, che in risposta a quanti sul web e nel mondo politico chiedono
di annullare la parata del 2 giugno risponde: la Festa della Repubblica sarà sobria
e dedicata alle vittime del terremoto in Emilia.
La Conferenza episcopale italiana
ha stanziato un milione di euro come primo contributo per fronteggiare questa nuova
emergenza. Al microfono di Gabriella Ceraso, la testimonianza di mons.
Antonio Lanfranchi, vescovo di Modena- Nonatola: 00:00:39:70
Sulla
natura e sugli effetti della sequenza sismica in corso in Emilia, Gabriella Ceraso
ha raccolto l'opinione di Stefano Gresta, presidente dell'Istituto Nazionale
di Geofisica e Vulcanologia: 00:00:32:52