2012-05-30 08:22:19

Terremoto in Emilia: 16 morti e un disperso, oltre 8mila sfollati. La vicinanza del Papa e delle istituzioni italiane


16 morti, un operaio disperso e oltre 350 feriti per il sisma che ieri dopo 10 giorni è tornato a colpire con forte intensità l’Emilia Romagna. L’epicentro
in provincia di Modena, la prima scossa di magnitudo 5.8 ha dato avvio ad uno sciame sismico ancora in corso, 50 le scosse nella notte. Il Papa segue con grande dolore e partecipazione la situazione, ha precisato ieri il direttore della Sala Stampa Vaticana padre Lombardi. Vicino alla popolazione si è detto anche il presidente della Repubblica, Napolitano. Il premier Monti ha assicurato che “lo Stato farà tutto il possibile nei tempi più brevi”. Oggi Consiglio dei ministri. Giampiero Guadagni RealAudioMP3

A distanza di nove giorni Emilia dunque nuovamente devastata dal sisma. La scossa più forte ieri mattina alle 9 di magnitudo 5.8; seguita da altre superiori ai 5 gradi. Nella notte altre 43 scosse. L’epicentro ancora una volta nel modenese, tra Midolla, Mirandola e San Felice sul Panaro. Ma il terremoto è stato chiaramente avvertito in tutto il Nord Italia. Tra le 16 vittime, dieci operai tornati a lavorare nelle fabbriche lesionate dal sisma del 20 maggio. E c’è polemica per il crollo dei capannoni industriali, molti di recente costruzione. Morti anche tre imprenditori, due donne e il parroco di Rovereto sulla Secchia, don Ivan Martini, schiacciato da una trave all’interno della sua chiesa mentre tentava di mettere in salvo una piccola statua della Madonna. Una donna è stata tratta in salvo in serata dalle macerie della sua abitazione a Cavezzo. Una persona è ancora dispersa. 8 mila gli sfollati che si aggiungono ai 6 mila provocati dal sisma precedente. In campo 4 mila soccorritori. Gravissimi i danni al patrimonio artistico. E tra poco meno di un’ora si riunisce il Consiglio dei ministri. Faremo tutto quello che è necessario, assicura il premier Monti. Supereremo questo momento, dice il Capo dello Stato Napolitano, che in risposta a quanti sul web e nel mondo politico chiedono di annullare la parata del 2 giugno risponde: la Festa della Repubblica sarà sobria e dedicata alle vittime del terremoto in Emilia.

La Conferenza episcopale italiana ha stanziato un milione di euro come primo contributo per fronteggiare questa nuova emergenza. Al microfono di
Gabriella Ceraso, la testimonianza di
mons. Antonio Lanfranchi, vescovo di Modena- Nonatola: RealAudioMP3

Sulla natura e sugli effetti della sequenza sismica in corso in Emilia, Gabriella Ceraso ha raccolto l'opinione di
Stefano Gresta, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: RealAudioMP3









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